La bresaola è un salume caratteristicamente italiano, più scrupolosamente tipico della Valtellina. Parliamo come ben sappiamo di un salume crudo, a pezzo intero, non affumicato, prodotto con carne di manzo salata ed essiccata.
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Sebbene la bresaola si consumi tipicamente cruda, come la si compera, ad esempio in un panino, o con della rucola e delle scaglie di formaggio, o sotto forma di involtino perfino ripiena con formaggio spalmabile e delle verdure di contorno, quindi vi sono numerosi modi per consumarla, può essere anche cotta, molto tranquillamente.
La bresaola si può cuocere? Attenzione, ecco la risposta
La si può impiegare in molte ricette e se cotta, non evidenzia peculiari controindicazioni, molto gustosa anche in tale maniera. Un consumo sovrabbondante di bresaola, dato che è una carne rossa trattata, accresce il rischio di sviluppare diversi tumori in maniera proporzionale alla quantità e cadenza dei consumi.
Vi sono svariati tipi di bresaola, che contengono in media 150 kcal in 100 grammi di prodotto. Inoltre, ci sono 32 grammi di proteine ma anche di sodio, potassio e fosforo. Un consumo semplice di bresaola è ritenuto accettabile.
Le persone ad accresciuto rischio individuale, però, dovrebbero dibattere del loro piano alimentare assieme al medico, per valutare quanto è appropriato diminuire l’apporto di carne rossa e carni lavorate. La bresaola è piena di sale e di colesterolo, ambedue negativi per la salute del cuore.
Diversi siti internet rinforzano che la bresaola diminuisce il colesterolo cattivo. Si pensa, infatti, che la bresaola sia piena di vitamina B3, risaputa anche come niacina, la cui funzione è parecchio rilevante per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Per questo potrebbe essere perfetta all’interno di una dieta che intende diminuire le calorie dall’alimentazione. In conclusione, tale alimento può essere mangiato in tutti i modi, anche cotta, l’importante è non esagerare nelle dosi ma avere un equo bilanciamento nell’arco della settimana.