La lira italiana in quasi 2 secoli pieni di “carriera” ha ben evidenziato le numerose forme di cambiamento che l’Europa ed il nostro paese in particolare ha affrontato, nel corso di eventi positivi quanto negativi epoche particolari e spesso iconiche. Molti “tagli” monetari di monete e banconote sono ancora oggi considerati molto famosi, basta pensare alle 50 e 100 lire, ma anche a “pezzi” sensibilmente meno rari ma comunque rilevanti da molti punti di vista. Un esempio è costituito dalla banconota da 500 mila lire, concepita per molti in modo poco sensato a pochi anni dall’uscita di scena della lira, ossia negli anni 90.
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Trattandosi di un taglio di banconota dall’elevato potere d’acquisto, le 500 mila lire sono state poco diffuse anche per una semplice questione legata alla loro appetibilità, in quanto pochi esemplari costituivano nella maggior parte dei casi il potere d’acquisto di uno stipendio medio.
Ma queste banconote anche per questa rarità discreta sono molto ricercate ed alcuni “pezzi” specifici possono essere anche in grado di arricchirci.
500 Mila Lire: quanto valgono oggi? Ecco il dato ufficiale
La 500 mila lire corrisponde ad un’invenzione corrispondente ad una sola emissione sviluppata in un numero non così ridotto di pezzi, pari a 280 milioni, attivi in un arco temporale ristretto, dal 15 settembre 1997 al 28 febbraio 2002.
Protagonista assoluto della banconota è il famosissimo pittore rinascimentale Raffaello Sanzio, la cui figura è ben visibile sul lato destro della “faccia” principale della banconota, che è anche la più grande nelle dimensioni tra tutte le forme di carta moneta dell’epoca repubblicana (1946 – 2002), in quanto misura esattamente 163 mm x 78 mm.
Accanto al volto, un autoritratto concepito nel 1506, è presente una parte di un suo quadro, il Trionfo di Galatea oggi presente nella Villa Farnesina a Roma, mentre sull’altro lato è raffigurato un altro dipinto di Raffaello, nello specifico una parte dell’affresco La Scuola di Atene, oggi custodito presso il Vaticano.
Il senso di sviluppare un taglio così grande corrisponde alla necessità di ridurre i dati di inflazione in quel periodo storico, condizione però arrivata troppo tardi, per questo la 500 mila lire non ha mai trovato diffusione in maniera così presente come per altri esemplari.
Tutte le banconote a seconda delle condizioni possono valere da 40 euro fino ad oltre 300, valgono decisamente di più gli esemplari che presentano qualche peculiarità, ad esempio un numero di serie inusuale, ma anche tutti i pezzi sostitutivi, ossia quelli ideati per sostitutire gli esemplari oramai rovinati.
I pezzi sostitutivi si riconoscono dalla presenza della lettera X all’inizio di ogni seriale, in questo caso il valore raddoppia, da 60 euro fino ad oltre 600 euro se in condizioni particolarmente buone.