“La banconota da 5 euro non avrà più valore!”: attenzione, ecco la novità

La carta moneta ha avuto una enorme influenza e “peso” nel concetto recente di denaro, almeno come lo conosciamo oggi: si tratta infatti di una tematica specifica che è divenuta realtà diversi secoli or sono ma che ha trovato applicazione in maniera molto specifica durante il 19° e 20° secolo in particolare, in quanto con l’affermazione delle economie “moderne” e le conseguenti forme di classi sociali come le conosciamo. Le banconote esistevano strutturalmente già prima ma erano praticamente dei documenti più che oggetti “circolanti”, sulla falsariga delle primissime forme, sviluppate in Cina durante l’alto Medioevo, ma che pur essendo state sviluppate in modo molto ingegnoso, hanno trovato poca diffusione al di fuori dei contesti nazionali. Oggi le banconote sono qualcosa di molto diverso, decisamente comuni in numerosissimi contesti, ma è un qualcosa in continua evoluzione, come testimonia il processo di sviluppo delle forme di banconota da 5 e 10 euro.

Secondo diverse notizie, in futuro questi esemplari andranno incontro ad una vera e propria dismissione.

Ma qual è la verità?

5 euro, niente più valore in futuro? Ecco la verità

L’euro è attivo nelle monete e banconote dal 2002, in Italia così come in numerose altre nazioni dell’Eurozona, nel corso degli anni altre realtà hanno ottenuto la possibilità di entrare a far parte della zona Euro adottando la medesima valuta.

La banconota da 5 euro costituisce il taglio “Minore” in ambito cartaceo, continua a ricoprire una grande importanza: costituita come tutti gli altri esemplari in un unico modello estetico, condiviso in oramai 30 nazioni, la 5 euro presenta una colorazione tendente al grigio ed ha come raffigurazione delle forme di architettura di tipo classico, anche se i monumenti ritratti non sono “veri” ma sviluppati in maniera generica, rappresetando così un po’ tutte le nazioni.

Non è la banconota maggiormente falsificata in ordine di diffusione, ma è stata la prima  forma di banconota che ha visto “aggiornarsi” dalla prima alla seconda serie, ed anche nel 2024 la 5 euro sarà soggetta ad un restyling grafico, ma non risultano almeno ad oggi, intenzioni che prevedono l’abrogazione del taglio da 5 euro.

Discorso diverso per gli esemplari di taglio maggiore, come le 200 euro, che potrebbero seguire il corso di quelle da 500 euro, già non più prodotte da anni. L’intenzione generale da parte della BCE è ridurre i tagli particolarmente consistenti che favoriscono i pagamenti poco tracciabili, in favore di quelli elettronici, in quest’ottica ad essere maggiormente favorite alla daiffusione saranno le banconote di piccolo taglio, come la 5 e 10 euro.

Appassionato di calcio, videogiochi, tecnologia e curiosità varie.

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Vincenzo Galletta: Appassionato di calcio, videogiochi, tecnologia e curiosità varie.