Mangiare biscotti ogni giorno fa bene? Ecco la risposta

Amati dai più piccoli ma anche dagli adulti, i biscotti sono quasi culturalmente associati alla prima colazione o alla merenda, in casi più specifici e spesso inerenti a contesti come quelli sportivi possono essere altresì diffusi, seppur sotto forma meno ricca di nutrienti, come gli zuccheri che permangono anche oggi, seppur in forma spesso edulcorata. I biscotti sono quasi sempre di tipologia dolce, gli ingredienti sono oramai per motivazioni “legali” sempre più chiaramente espressi sulle confezioni così da avere una maggiore trasparenza. Nonostante ciò sono da sempre elementi considerati un po’ “facoltativi” per gli adulti e tendono a dividere i giudizi dei consumatori, tra i “pro” e i “contro”, di chi ne fa un utilizzo costante. E’ un caso ad esempio il discorso dei biscotti che vengono mangiati ogni giorno.

Quali sono gli effetti di un consumo così continuo?

Ecco il parere del nutrizionista.

Biscotti ogni giorno, quali sono gli effetti?

biscotti ogni giorno

Cosa sono i biscotti?

Trovano “spiegazione” i prodotti di natura dolciaria, cotti al forno, sviluppati attraverso un processo che prevede l’utilizzo di farine, di impasti ed emulsionati, per sviluppare forme da mangiare di natura rigida. Il termine “bis cotto” non è casuale infatti fa ricorso ad una doppia cottura che veniva utilizzata dagli antichi, fino a circa 1000 anni fa le forme più comuni erano diverse da quelle attuali, non sempre risultavano dolci. La doppia cottura era indispensabile per garantire una conservazione anche in mesi.

In realtà la diversificazione dei biscotti, oramai molto categorizzata, rende difficile indicare un consumo “limite”. Si può dire senza timori di smentite che un organismo sano può assolutamente tollerare porzioni ridotte di biscotti, da 2-3 fino ad una decina abbondante al giorno.

Questo perchè anche quelli prodotti industrialmente sono sicuri se consumati nei limiti consigliati dai medici.

Maggiore è il contenuto di zuccheri raffinati e di grassi, e ragionevolmente diminuisce la tipologia di utilizzo e la frequenza degli stessi, ad esempio quelli farciti al cioccolato sono ovviamente più “pesanti” rispetto a quelli integrali con basso contenuto di zucchero.

E’ quindi evidente che conta la tipologia, estrapolando questo concetto e scegliendo con un po’ di attenzione quanti ne consumiamo, magari scegliendo una quantità meno “salutare” al mattino con l’organismo che è ancora in fase di “rodaggio”, delegando tipologie più leggere nel resto della giornata, possiamo considerare il consumo di biscotti come adatto anche a tutti i giorni.

Restano alimenti generalemente poco adatti anche in piccole quantità se si soffre di patologie come il diabete.

 

Appassionato di calcio, videogiochi, tecnologia e curiosità varie.

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