Guida al cambio di residenza: tutto quello che c’è da sapere

Il cambio di residenza è una situazione con la quale molte persone hanno a che fare quando, per esempio, acquistano un appartamento. Come procedere? Quali sono gli step da seguire? Scopriamoli insieme!

Cos’è la residenza?

Prima di capire cosa si deve fare per procedere con il cambio di residenza, vediamo bene cosa si intende con suddetto termine. La residenza, concetto regolamentato dall’articolo 43 del Codice Civile, è il luogo dove una persona decide di stabilire la sua dimora abituale e dove sceglie di vivere con continuità. Il concetto di residenza non è sinonimo di domicilio.

Come funziona il cambio di residenza

Il cambio di residenza, che può essere effettuato in qualsiasi momento, prevede che il cittadino si rechi all’anagrafe del Comune dove si trova l’immobile presso il quale ha intenzione di stabilirsi continuativamente.

Per formalizzare il cambio di residenza, non è necessario versare denaro. Gli unici costi da prendere in considerazione sono quelli relativi alle fotocopie dei documenti che bisogna presentare presso gli uffici competenti.

A prescindere che il cambio di residenza riguardi un appartamento affittato o uno acquistato, è necessario presentare istanza entro 20 giorni dal trasferimento. Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno alla necessità di recarsi presso gli uffici comunali. Se lo si desidera, si può procedere anche per via telematica sul portale del Comune, oppure attraverso raccomandata.

L’invio dell’istanza tramite posta elettronica certificata richiede il ricorso, ai fini dell’autenticazione, alla firma digitale. In alternativa, l’identificazione può avvenire tramite carta d’identità elettronica o grazie all’utilizzo della carta nazionale dei servizi.

Requisiti per il cambio di residenza

Il cambio di residenza è una procedura che può essere effettuata se si soddisfano specifici requisiti. Necessario, per esempio, è essere maggiorenni, essere in grado di autodeterminarsi, risultare iscritti all’anagrafe di un altro Comune sito sul territorio italiano.

Possono richiedere il cambio di residenza anche gli iscritti all’Aire (anagrafe degli italiani residenti all’estero) e coloro i quali risultano, per motivi di irreperibilità, cancellati dagli elenchi dell’anagrafe di un Comune italiano.

A meno che non si parli di minori o di soggetti incapaci di intendere e di volere, frangenti in cui è necessario l’intervento di un tutore legale; l’unica persona che può presentare l’istanza per il cambio di residenza è il soggetto direttamente interessato, tenuto a dimostrare la sua identità tramite presentazione di un documento in corso di validità.

Quali documenti occorrono?

In fase di cambio di residenza, è necessario presentare i seguenti documenti:

  • fotocopia fronte/retro della carta d’identità. Necessarie, inoltre, sono le fotocopie dei documenti degli altri membri della famiglia, a prescindere che siano o meno maggiorenni;
  • fotocopia fronte/retro del codice fiscale del soggetto interessato al cambio di residenza e di tutti i membri del suo eventuale nucleo familiare;
  • fotocopia del contratto attestante la locazione, l’acquisto o il godimento per comodato d’uso dell’immobile presso il quale si ha intenzione di stabilire la residenza.

Necessarie, se si possiede tali documenti, sono anche le fotocopie della patente e del libretto di circolazione di eventuali automobili e motocicli di proprietà.

Una volta formalizzato il cambio di residenza, si può procedere all’attivazione della fornitura energia elettrica e di quella del gas. Doveroso è ricordare che, da ufficialmente residenti nell’immobile a cui fanno riferimento le utenze, si paga meno.

La verifica

Entro 45 giorni dalla presentazione dell’istanza di cambio di residenza, viene effettuata la verifica da parte della Polizia Municipale o di altri soggetti autorizzati dal Comune. La verifica in questione ha come oggetto ciascuna delle persone che hanno presentato la richiesta, tenute a dimostrare di vivere nell’immobile.

In caso di mancato recapito di comunicazioni dopo i controlli appena menzionati, si parla di silenzio assenso e, di fatto, il cambio di residenza è avvenuto.

 

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