Ansia da prestazione. Questa frase è stata sempre associata al genere maschile, al timore che l’uomo non sia in grado di appagare sessualmente una donna per svariati motivi. In età adolescenziale, ad esempio, si teme di non riuscire a soddisfare la ragazza a causa dell’inesperienza, creando una forte apprensione che in taluni casi, poi, porta a problematiche quali la disfunzione erettile o l’eiaculazione precoce.
L’ansia da prestazione, tuttavia, attanaglia l’uomo anche in età adulta. E la paura, nella maggior parte delle circostanze, è sempre la medesima: non essere all’altezza della situazione. Questa preoccupazione, come dimostrato da alcuni studi, non attanaglia solo il mondo maschile. A tal punto che oggi si parla apertamente di ansia da prestazione femminile, complici anche alcuni stereotipi della società moderna.
Sempre più esigenti verso sé stesse e gli altri, alcune donne temono di non essere all’altezza
Molte donne, quindi, temono di non essere all’altezza della situazione, vivendo le stesse ansie e paure del genere maschile. Ed i fattori che portano a vivere questo stato di malessere sono molteplici e perlopiù afferenti alla sfera psicologica, in una società, come l’attuale, estremamente pretenziosa e che proietta, anche su noi stessi, aspettative particolarmente elevate.
Tra le possibili cause dell’ansia da prestazione femminile – come di quella maschile del resto – può esserci anche la pornografia; infatti, se da una parte alcune forme di intrattenimento per adulti (tra queste ci sono i racconti erotici audio, molto in voga tra le donne) possono fornire un supporto per vivere il sesso senza ansia, il porno può generare pensieri tossici dettati dal dubbio di non essere all’altezza delle aspettative del partner
La paura di non soddisfare il partner, quindi, pervade non solo il genere maschile. La donna è diventata sempre più esigente sia verso gli altri che con sé stessa. E questo, inevitabilmente, si riverbera anche per quanto concerne la sfera sessuale. La donna teme di non soddisfare appieno il partner, che potrebbe trovare altrove quel appagamento sessuale che teme lei stessa non sia in grado di fornirgli pienamente.
Spesso, come nel caso degli uomini (talvolta fissati sulle dimensioni del proprio apparato riproduttivo), si tratta solo di suggestioni mentali, credenze che non trovano alcun riscontro, poi, nel partner col quale ci si accoppia. Ma sono pensieri fuorvianti che rischiano di ledere, non poco, nella vita sessuale, rendendola meno piacevole sia all’uomo che alla donna.
Una donna bloccata dal punto di vista psicologico, infatti, proverà meno piacere o, addirittura, non lo proverà del tutto. E senza il giusto coinvolgimento emotivo, un rapporto difficilmente potrà risultare realmente soddisfacente anche per il partner. L’ansia da prestazione femminile, non di rado, è strettamente collegata ad alcuni specifici aspetti della propria sessualità.
Mancato raggiungimento dell’orgasmo, un problema spesso più psicologico che reale
Il caso più eclatante, in tal senso, riguarda il raggiungimento dell’orgasmo. Molte donne lo ritengono essenziale per ritenersi all’altezza del partner e aver dimostrato allo stesso di aver fornito una decorosa “prestazione sessuale”; alcune, oltretutto, ritengono di essere state all’altezza solo se gli orgasmi sono stati multipli.
In un certo qual modo, si è letteralmente ribaltato un concetto del passato, quando la donna, pur di mostrarsi accondiscendente nei confronti del partner, simulava il raggiungimento dell’orgasmo senza aver alcun tipo di rimorso, Oggi, per alcune donne, non averlo raggiunto crea una stato di malessere, ponendosi quesiti, talvolta finanche “dubbi amletici”, sulle proprie effettive capacità amorose..
Un falso tabù, tuttavia, che deve essere caparbiamente smentito. Certo, il perenne mancato raggiungimento dell’orgasmo è un problema che dev’essere affrontato con l’ausilio di un professionista. Ma se in alcuni rapporti ciò non avviene, la donna deve accettarlo e vivere la sessualità come una profonda scoperta del piacere, dove l’eccitazione e l’appagamento mentale sono importanti in egual misura all’orgasmo.
Un altro aspetto che genera la cosiddetta “ansia da prestazione femminile”, riguarda la poca considerazione del proprio corpo. In una società come l’attuale, fortemente basata sull’immagine, qualche piccola imperfezione o il non sentirsi all’altezza delle donne più desiderate del pianeta, crea forte pressione alla psiche femminile. Una credenza totalmente errata, che lede significativamente, però, sull’appagamento sessuale della donna.