Il bonus 200 euro è un contributo una tantum che verrà versato in favore di una categoria specifica e determinata di lavoratori. Ci stiamo riferendo in particolare al settore metalmeccanico. Il nome con cui questo bonus è riconosciuto è Welfare metalmeccanici e prevede un contributo monetario sotto forma di buoni o servizi alla persona.
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In pratica, il bonus assurge una valenza di voucher che potrà essere speso entro il mese di giugno del prossimo anno, ovvero entro il 2024. Il versamento del bonus 200 euro non sarà automatico, bensì dovrà essere richiesto dall’azienda entro i termini di legge fissati per giugno 2023. Subito dopo l’accettazione da parte dell’organo di competenza i voucher potranno essere dati ai lavoratori.
Ad averne diritto, però, sono i lavoratori a tempo indeterminato sia full time sia part time e i lavoratori a contratto a termine con almeno tre mesi di lavoro registrati nell’anno in corso. Il bonus va a compensare il mancato rinnovo del Contratto Collettivo dei lavoratori, fermo oramai da qualche anno e non ancora aggiornato dal Governo.
Come fare domanda bonus 200 euro?
Come abbiamo già anticipato, non dovrà essere il lavoratore a richiedere il bonus bensì l’azienda. Difatti, sarà di sua competenza pagare in anticipo il valore dei bonus, ma potrà dedurre completamente i costi in fase successiva. Perciò, ai lavoratori non resta che premere affinché la ditta si occupi di fare formale richiesta entro i termini stabiliti dalla legge e fissati per giugno 2023.
I voucher saranno disponibili sotto forma di buoni carburanti, buoni spesa o buoni acquisto con negozi convenzionati. Oppure potranno essere elargiti sotto forma di bonus per poter pagare delle integrazioni formative, assicurative o assistenziali, sia per i diretti interessati e sia per i familiari a carico. Stiamo parlando di figli o genitori anche non autosufficienti.
Per esempio, si potrà impiegare il bonus 200 euro per le tasse scolastiche dei figli o per attivare una forma assistenziale per un familiare a carico non autosufficiente. Le diverse fruizioni di bonus dovranno però essere concordate con l’azienda. Pertanto, sarà sua premura decidere in base alle maggiori difficoltà riscontrate dai lavoratori a scegliere quale tipo di destinazione dare ai bonus.
Per questo motivo, è necessario fare una sorta di indagine o di sondaggio per capire quale soluzione possa essere più efficace. Se i lavoratori abitano distanti dall’azienda, potrebbe essere favorevole consegnare loro un bonus 200 euro sotto forma di buono carburanti, così da compensare in parte le spese di trasporto giornaliere.