La nuova stazione spaziale è cinese

Tiangong-2 alias Palazzo del Paradiso è il nome della nuova stazione spaziale cinese che in questo periodo ha aperto i pannelli solari iniziando le manovre di stabilizzazione per l’innalzamento dell’orbita. La differenza principale rispetto la Stazione Internazionale, risiede nel fatto che non è possibile ampliarla, il suo ritorno è previsto tra un anno circa per poi essere sostituita da una seconda entro il 2020.

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La Cina nello spazio

Quando Tiangong-2 raggiungerà l’orbita, verrà visitata da una missione umana che partirà con lo Shenzou-11 per la metà di Ottobre, al suo interno vi sono i taikonauti ossia gli astronauti cinesi che resteranno in orbita per 30 giorni, durante questo periodo si dedicheranno alla verifica della stazione orbitante e gli esperimenti che sono a bordo della Tiangong-2. La Cina prevede di lanciare una seconda missione “umana” entro il prossimo anno.

L’altezza orbitante del Tiangong è di 380 chilometri, collocandosi quindi ad un’altezza simile a quella della Stazione Spaziale Internazionale. Il prossimo passo per la Cina è di colonizzare lo spazio attraverso robot e umani, iniziando dalla Luna per l’estrazione di minerali, per tale motivo è necessario che le stazioni spaziali siano in grado di restare per un lungo periodo nello spazio. Probabilmente dovremo attendere decine e decine di anni prima di vedere l’uomo tornare sulla Luna o approdare sui pianeti “vicini” alla Terra, i quali come nel caso di Marte richiede diversi anni per l’arrivo.

Come potete vedere dall’immagine condivisa in alto, la prima missione inizia con il lancio del Tiangong-2 seguito nel 2017 dal debutto del primo veicolo cargo automatico, il quale seguirà il modulo centrale nel 2018 per poi unirne degli altri a partire dal 2020-2022. Il processo è lungo ma come si suol dire “un piccolo passo per l’uomo è un grande passo per l’umanità”.  La Stazione Spaziale Internazionale è dedicata alla ricerca scientifica gestita da 5 differenti agenzie spaziali quali la NASA statunitense, RKA russa, ESA europea, JAXA giapponese e CSA canadese. Viene mantenuta in una orbita compresa tra i 330 e 435 km. L’equipaggio viene sostituito continuamente, è stata costruita e partita nel 1998, resterà in funzione fino al 2024 quando gli obiettivi scientifici sono stati raggiunti per poi essere smantellata, distrutta o riutilizzata.

La stazione spaziale è lunga 100 metri copre un’area maggiore di qualsiasi altra stazione spaziale ed è visibile dalla Terra a occhio nudo,ogni singola sezione di cui è composta viene gestita da centri di controllo sulla Terra.

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