Scoperta una pericolosa falla su Whatsapp: Un portavoce afferma “si tratta di una bufala”

Trovata una misteriosa e pericolosa falla su WhatsApp, una backdroor di sicurezza che permetterebbe allo staff e quindi agli autori del Messenger, di intercettare e leggere i messaggi degli utenti. L a scoperta è stata fatta da Tobias Boelter (ricercatore americano specializzato nella sicurezza e crittografia della University of California), il quale afferma che nonostante l’implementazione del protocollo di crittografia end to end che come sapete impedisce sia agli autori che estranei di intercettare i messaggi, i tecnici della società potrebbero comunque ottenere il controllo sui messaggi scambiati.

Nuova falla su WhatsApp: Bufala o verità?

Gli autori della piattaforma, possono in qualsiasi momento accedere ai messaggi scambiati tra due o più utenti. In questo modo è possibile bypassare la crittografia end to end all’insaputa degli utenti.Se a WhatsApp viene chiesto da agenzie governative di accedere alle conversazioni degli utenti, gli autori potrebbero garantire l’accesso grazie alla possibilità di modificare la chiave, si tratta di una enorme minaccia nella libertà di espressione.

La protezione crittografica è stata introdotta su WhatsApp lo scorso Aprile con la collaborazione dell’Open Whisper System. Le società avevano integrato la tecnologia per fini mirati alla sicurezza delle chat individuali o di gruppo, lo scambio di allegati o note vocali, impedendo a chiunque di intercettare le conversazione sia su iOS che su Android. La società ha quindi promesso che l’introduzione della suddetta funzionalità avrebbe protetto del tutto gli utenti.

Un portavoce di Whatsapp ha commentato la cosa affermando che si tratta di diffamazione e quindi di una bufala bella e buona:

L’affermazione che riguarda la possibile presenza di un backdoor in WhatsApp al fine di permetterci di consultare i messaggi degli utenti violando la Privacy è falsa.Non forniamo ai governi alcuna backdoor che possa manomettere i nostri sistemi e violare la privacy di ogni singolo utente. 

In altre parole WhatsApp è stato accusato di fornire al governo l’accesso ai messaggi e conversazioni audio degli utenti nel caso in cui si necessiti una indagine approfondita su un utente ma secondo il portavoce è falso. I messaggi crittografati attraverso la tecnologia end to end non sono accessibili nè alle autorità e tanto meno agli autori della piattaforma, gli unici a poter leggere i messaggi sono il mittente e il destinatario della piattaforma.

Ironia della sorte in data odierna è uscito un nuovo aggiornamento per WhatsApp con “Fix generici”. Ora la domanda sorge spontanea, si tratta realmente di una bufala e quindi l’update è puramente casuale o dopo aver scoperto la cosiddetta “macagna” gli autori hanno deciso di tappare eventuali buchi? Probabilmente non lo scopriremo mai! Cosa nè pensate? Credete davvero di essere al sicuro su WhatsApp? Siamo curiosi di conoscere la vostra opinione a riguardo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *