Nella giornata di ieri, la NASA ha tenuto una diretta streaming su Facebook dove ha ufficialmente annunciato di aver scoperto un nuovo sistema solare chiamato Trappist-1 che presenta ben 7 pianeti di tipo rocciosi simili alla Terra e dove su 3 di essi potrebbe esserci non solo l’atmosfera ma anche acqua liquida in superficie, condizioni indispensabili per sostenere la vita.
Trappist-1: Il sistema Solare dai 7 esopianeti simili alla Terra
Dopo giorni di attesa, arriva l’annuncio ufficiale. La NASA annuncia che il suddetto sistema dista 40 anni luce da noi e tutti i pianeti attualmente scoperti in questo sistema sono potenzialmente abitabili. Naturalmente essendo troppo distanti dalla nostra posizione occorre del tempo per capire se su uno di essi si cela la vita oppure sono semplicemente delle nuove Terre disabitate. Le osservazioni sono iniziate nel Settembre del 2015 quando il telescopio TRAPPIST ed altri telescopi attorno al mondo hanno avvistato i primi esopianeti.
I pianeti che compongono il suddetto sistema assumono il nome di Trappist-1 b,c,d,e,f,g,h in base alla loro distanza ed hanno dimensioni simili a quelle del nostro pianeta, si tratta di un sistema planetario davvero incredibile in quanto non è mai stato scoperto nulla di simile. Il co-autore della ricerca Amaury Triaud ha affermato che la quantità di energia emessa dalle stelle è molto inferiore rispetto a quella del nostro sole, è possibile che dispongano di acqua liquida in superficie e tutte le caratteristiche per permettere alla vita di evolversi.
I 7 pianeti orbitano a una distanza inferiore tra il Sole e Mercurio e a causa della bassa energia della loro stella potrebbero ricevere una quantità di energia analoga a quella che irradia i pianeti interni nel Sistema Solare. Il presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica afferma:
Questa scoperta è molto importante e non solo dal punto di vista scientifico ma anche culturale. Sapere con una maggiore certezza che oltre il nostro Sistema Solare ci sono luoghi favorevoli alla vita è affascinante. La ricerca di esopianeti è uno degli ambiti in cui siamo profondamente coinvolti, grazie a strumenti d’avanguardia come il Telescopio Nazionale Galileo.
Che ci sia vita nell’Universo oltre la Terra per ora è un mistero, ma questa scoperta potrebbe avvicinarci di più alla scoperta della verità.