PROFESSIONE LADRO: ECCO COME FANNO I LADRI A RUBARE IN CASA NOSTRA

Tutti noi abbiamo a cuore la nostra sicurezza personale e dedichiamo molto tempo ad escogitare infallibili metodi per impedire ai ladri di introdursi nelle nostre abitazioni. Oltre a provocare ingenti danni materiali, molto frequentemente i topi d’appartamento causano anche un danno psicologico. Le vittime di un furto possono arrivare persino a sviluppare una sindrome da stress post traumatico, condizione patologica che necessita di tempo per essere riassorbita e che può generare, nei casi più gravi, notevoli limitazioni alla normale vita quotidiana.

Al giorno d’oggi i topi d’appartamento sono molto più spietati rispetto al passato e tendono a scegliere gli appartamenti di persone tanto benestanti quanto umili, senza una coerente distinzione gerarchica e sempre nella speranza di riuscire ad accaparrarsi un bottino seppur piccolo.

Uno studio ha dimostrato che le persone anziane subiscono uno choc maggiore di quelle giovani perché sono abituate a vivere appoggiandosi alle solide sicurezze che la casa può garantire loro.

Chi vive solo può sviluppare ansia, confusione mentale e si sente interiormente devastato, perché nel caos generato dalla rapina fatica a ritrovare i propri effetti personali e punti di riferimento. Presi dalla frenesia di rendere inattaccabile la nostra dimora, quello che talvolta non consideriamo è la cosa più importante in assoluto. Dobbiamo cercare di entrare nella mente del malintenzionato (aspetto talvolta difficile da mettere in pratica se non si è del mestiere) e capire come ragiona nel momento in cui ci viene a far visita. Per proteggerci oggi abbiamo a disposizione diversi strumenti e possiamo contare sull’ausilio di impianti innovativi.

Un’indagine dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) ha rivelato le cause più frequenti che hanno lasciato al ladro la possibilità di introdursi in casa nostra.

  • Il 34% dei furti avviene grazie ad una finestra, balcone, garage o porta lasciata aperta.

  • Il 27% a causa di una porta scardinata

  • Il 12% a causa di una finestra rotta, scardinata o smontata

  • L’8% dal giardino, cortile o strada privata

  • Nel 7% dei casi il ladro era già presente in casa (magari in qualità di ospite, domestico o altro)

  • Il 5% è riuscito ad aprire la porta forzandola o scassinandola

  • Nel 3% dei casi la dinamica dell’effrazione rimane ignota

  • Nel 2% dei casi il malintenzionato è stato fatto entrare dal proprietario di casa, che ovviamente era all’oscuro delle cattive intenzioni

  • L’1% ha utilizzato delle chiavi precedentemente perse o rubate

  • L’1% ha usato delle chiavi rimaste accidentalmente nella serratura

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *