I piani cottura ad induzione: tutto quello che c’è da sapere

Per conoscere l’origine della tecnologia ad induzione dobbiamo risalire al 19° secolo. In un piccolo villaggio in Gran Bretagna, chiamato Newington, nacque Michael Faraday uno degli scienziati più importanti della nostra storia. Faraday studiò il funzionamento dei campi elettromagnetici ed è grazie alle sue teorie che oggi è possibile utilizzare i piani cottura ad induzione.

Cosa teorizzò Faraday?

Questo scienziato britannico riuscì a dimostrare che il campo elettromagnetico crea elettricità. Questa tecnologia è oggi presente in quasi tutte le case, le piastre a induzione funzionano grazie ad un insieme di bobine che generano un campo magnetico, è proprio questo il motivo per cui gli strumenti utilizzati devono possedere una base ferromagnetica. In caso contrario, il calore non verrà generato.

 

Come funziona una piastra ad induzione

Il piano di cottura a induzione  è azionato da energia elettrica alternata che viene trasmessa a una bobina coperta da un materiale che di solito è vetroceramica. La corrente elettrica che fluisce nella bobina produce un campo magnetico che a sua volta dà luogo a correnti parassite che vedono la corrente elettrica indotta dissiparsi sotto forma di calore.

Grazie a questo meccanismo, il vetro della piastra non raggiunge una temperatura molto alta, né richiede tanto tempo per raffreddarsi, dato che è la pentola a scaldarsi; il rischio di bruciature è quindi decisamente minore rispetto ai tradizionali fornelli a gas.

 

Quali sono i vantaggi di una piastra ad induzione

Il calore viene generato automaticamente ed è possibile controllare la temperatura in maniera esatta per evitare incidenti. Questo è un grande vantaggio soprattutto quando si fanno preparazioni che hanno bisogno di una temperatura precisa. Infatti, la cucina è quasi una scienza esatta in cui le proprietà del cibo si conservano a una temperatura specifica. Con la vetroceramica e peggio con il gas, la temperatura non può essere controllata con esattezza.

 

Curiosità sui campi magnetici

Questo tipo di tecnologia trova un numero sempre maggiore di applicazioni, che permettono di migliorare l’efficienza energetica in numerosi campi. Basti pensare che esistono addirittura treni elettromagnetici che utilizzano lo stesso sistema delle piastre ad induzione. In Germania e in Giappone si possono trovare questi modernissimi treni, chiamati Maglev, che levitano sulle rotaie grazie all’azione dei campi magnetici. Questo permette che non esista un contatto fisico tra la corsia e il treno e li rende ancora più silenziosi e molto più veloci.

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