Come scegliere il miglior router wireless per casa

I router non sono tutti uguali. Alcuni sono perfetti per l’uso aziendale, altri per quello casalingo. Ci sono router adatti per la fibra ottica e router pensati per i collegamenti in rame. Per essere certi di acquistare il router migliore per le proprie esigenze, bisogna quindi considerare molti aspetti diversi.

  1. Funzionalità.

Molti router, soprattutto quelli forniti dai provider di servizi Internet, sono piuttosto limitati nelle funzionalità offerte. Spesso non è possibile modificare il software interno né installare applicazioni aggiuntive. Se si desidera personalizzare il router a proprio piacimento, quindi, bisogna scegliere un modello che lo consenta.

Praticamente tutti i router permettono di attivare un firewall; sono pochi, invece, i modelli che consentono di installare una VPN. Questo è quindi un aspetto da considerare se si desidera ottenere un livello di sicurezza più elevato di quello offerto normalmente dai router più basilari. Una VPN installata sul router permette infatti di proteggere l’intera rete locale con tutti i dispositivi connessi a essa.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è il protocollo di sicurezza utilizzato. WEP e WPA sono ormai obsoleti, bisogna quindi orientarsi su modelli che supportano il protocollo WPA2.

Altre funzionalità che possono essere utili sono la possibilità di creare reti WiFi per gli ospiti e di controllare il traffico. Se si vuole condividere la propria rete con altri, è una buona idea creare una seconda rete wireless destinata a questo scopo: in questo modo, si riduce il rischio di attacchi esterni. Ci si può spingere anche oltre e limitare il traffico consentito sulla rete ospite a determinate tipologie, oppure si può impedire l’accesso a determinati siti.

  1. Protocollo di connessione.

Gli operatori telefonici possono offrire diversi protocolli di connessione, a seconda della zona e del tipo di offerta. È quindi importante scegliere un router compatibile con il protocollo specifico utilizzato dal proprio provider.

Se si ha una connessione ADSL, bisogna acquistare un router che supporti il protocollo ADSL2 o ADSL2+. Se si ha invece una connessione mista fibra-rame, che solitamente ha un limite massimo di velocità di 300 Mbps, bisogna invece procurarsi un router che supporti il protocollo VDSL o VDSL2. Infine, esistono anche router specifici per le connessioni in fibra ottica, che raggiungono velocità di 1 Gbps o superiori.

  1. Classi e bande di frequenza WiFi.

Esistono diverse classi WiFi, che differiscono per la velocità di trasferimento supportata: la classe b raggiunge un massimo di 11 Mbps, la classe g arriva a 54 Mbps, la classe n a 450 Mbps, mentre la classe AC a 1,3 Gbps. Le più utilizzate dai dispositivi moderni sono le ultime due classi, ma è bene assicurarsi che non ci siano problemi di incompatibilità.

Le bande di frequenza possono essere due: 2,4 GHz e 5 GHz. La prima è la più diffusa, e per questo può dare problemi di interferenze; la seconda ha invece un raggio d’azione inferiore, quindi potrebbe non raggiungere tutta la casa. Molti router permettono di unire le due frequenze per creare una rete unica di tipo mesh.

  1. Porte e collegamenti.

Tutti i router dispongono almeno di alcune porte Ethernet (solitamente quattro), per poter collegare via cavo dispositivi come computer o Smart TV. Bisogna però verificare la velocità supportata da queste porte: in alcuni casi, infatti, possono raggiungere soltanto i 100 Mbps, poco utili per chi ha una connessione in fibra ottica a 1 Gbps. Alcuni router dispongono anche di porte USB, utili per collegare dispositivi che non supportano la tecnologia wireless, come stampanti o hard disk.

Se si utilizza un telefono VoIP, è necessario anche assicurarsi che il router disponga delle porte apposite. Infine, se si vuole creare una rete locale con diversi ripetitori di segnale e access point, bisogna controllare che il router abbia delle porte EWAN.

  1. Potenza delle antenne.

Una delle funzioni più importanti di un router è quella di permettere il collegamento dei dispositivi tramite WiFi. L’efficienza di questa opzione è data dal tipo di antenne installate. Se le antenne sono interne, quasi sicuramente il raggio d’azione sarà molto basso: generalmente i router di questo tipo sono pensati per un uso in mobilità. Se invece le antenne sono esterne, bisogna considerarne il numero e la potenza. La maggior parte dei router dispone di due antenne, ma alcuni modelli più avanzati ne hanno tre. La potenza è indicata in dBi, e per i router casalinghi solitamente si può variare tra i 4 dBi, che offrono un raggio d’azione minore, e i 9 dBi, che garantiscono invece le prestazioni migliori.

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