Intrattenimento digitale: in Italia il settore cresce più veloce del PIL

Il settore dell’intrattenimento digitale gode in Italia di ottima salute e ciò emerge con forza dai dati registrati dalle maggiori società di analisi e ricerca, che oltre a certificare gli ottimi risultati già ottenuti in questi anni prevedono un’ulteriore crescita per il prossimo quadriennio. Ecco il punto della situazione.

I dati sul digital entertainment nel nostro Paese

Il 2022 si avvia verso la conclusione, ma gli operatori dell’intrattenimento online possono già dirsi soddisfatti di quanto fatto registrare anche quest’anno: il trend di crescita confermato nel periodo gennaio-giugno, infatti, fa sbilanciare gli analisti, che prevedono una chiusura dell’anno a 36,6 miliardi di euro, con un aumento di oltre 2 miliardi rispetto al 2021 e quasi del 10% rispetto al 2020.

Il comparto sembra dunque non aver sofferto le difficoltà insorte a livello economico nell’ultimo triennio ma, anzi, risulta addirittura rafforzato dai cambiamenti insorti nella nostra società, sempre più connessa in rete e in cerca di soluzioni di svago e divertimento facili da utilizzare. Tutto ciò porta gli esperti a ipotizzare scenari ancora più positivi, con un’ulteriore ascesa almeno fino al 2026 favorita da diversi fattori, come il miglioramento delle tecnologie e l’accessibilità sempre maggiore anche per quelle fasce solitamente più distanti dall’uso di internet: secondo la società di consulenza PwC, infatti, l’intero settore dovrebbe superare i 40 miliardi di euro entro i prossimi quattro anni, continuando a registrare aumenti periodici maggiori rispetto a quelli del PIL nazionale. 

E&M, quali sono i segmenti più vivaci

Il settore Entertainment & Media include diverse tipologie di contenuti, anche molto differenti tra loro e per questo in grado di catalizzare l’attenzione di diverse fasce di utenza. Analizzare i singoli segmenti è dunque molto interessante per comprendere ancora meglio in che direzione si stia muovendo il mercato e cosa attendersi per il futuro.

La digitalizzazione ha favorito diversi cambiamenti nelle abitudini di consumo degli italiani, che sempre più spesso si riversano sul web e sulle app mobili per cercare le occasioni di svago più adatte ai propri gusti. L’ampia varietà di offerta oggi disponibile permette d’altronde a tutti di trovare soluzioni interessanti e facili da fruire, che si tratti di musica o di videogame.

Proprio l’ascolto di musica online rappresenta uno dei comparti più in forma, con una crescita del 12,7% e un aumento di quasi mezzo miliardo di euro di fatturato, così come netta è la crescita delle piattaforme di streaming video (+14,6%) e di quelle di gioco (+6,6%), dove per esempio sale virtuali con slot di ultima generazione come Sweet Bonanza attraggono ormai migliaia di appassionati ogni giorno.

Vero e proprio boom, poi, per la realtà virtuale con un +21,3% e per gli e-sport, ossia le competizioni di videogame svolte a livello agonistico, che fanno segnare un +48,2% e che si avvicinano sempre più, per interesse mediatico, agli sport tradizionali.

VR e nuovi device: cosa attendersi nel prossimo futuro

Come detto in precedenza, la crescita dell’entertainment digitale prevista da qui al 2026 si lega a diversi aspetti, primo fra tutti il miglioramento delle tecnologie a disposizione, che permetterà da un lato di rendere i servizi più accessibili e, dall’altro, di offrire nuove e migliori opportunità di svago. L’introduzione della realtà virtuale e la sua applicazione alle piattaforme già in uso permetterà, per esempio, di rendere molto più immersive ed emozionanti le esperienze online, portando gli utenti direttamente negli scenari di gioco oppure in ambientazioni ricostruite tridimensionalmente.

Tutto ovviamente sarà favorito da una maggiore diffusione della banda larga, come da obiettivi dell’Agenda Digitale, e dalla disponibilità di device facili da connettere e da utilizzare, che permetteranno anche a chi non è particolarmente portato per l’uso della tecnologia di non rinunciare al piacere di divertirsi online. In questo senso, non solo personal computer, smartphone e tablet ma anche smart TV e assistenti vocali si riveleranno essenziali all’interno delle case, garantendo nuove soluzioni capaci di integrarsi le une con le altre e di supportare l’utente nella gestione ad ampio raggio delle attività quotidiane. Un cambiamento epocale di cui probabilmente vedremo la portata già nei prossimi mesi, ancor di più se la situazione economica e geopolitica dovesse finalmente rimettersi sul binario giusto.