Il kefir non è altro che un latte fermentato molto simile allo yogurt, una bevanda che rinfresca ed è anche molto salutare, perchè ricca di fermenti lattici, è un poco acido ma il suo sapore resta comunque piacevole.
Il kefir è un alimento molto antico dalle origini in una regione del Caucaso e ancora è molto usato nelle zone appartenenti alla Russia. Questa bevanda viene preparata in modo del tutto tradizionale e si utilizza latte fresco (di pecora, capra o vacca) e fermenti o granuli di kefir, i quali a loro volta sono formati da un polisaccaride chiamato kefiran che ospita colonie di batteri e lieviti. Il kefir nel corso del tempo è stato però preparato anche con altri liquidi come il latte di soia o il latte di riso e persino solo con l’acqua zuccherata.
In Italia, il suo consumo è iniziato qualche anno fa e sta sempre più diventando un punto fermo di molte persone, che lo usano molto spesso.
Mangiare kefir fa bene alla salute? Ecco la verità
Questo alimento essendo ricco di fermenti lattici e apporta molti benefici prima di tutto alla flora intestinale.
E’ possibile trovarlo in vendita nei comuni supermercati , ma soprattutto nei negozi che vendono prodotti di origine biologica.
Esistono vari modi per far fermentare il kefir ed a secondo del modo può contenere anidride carbonica ed anche piccole dosi di alcol.
E’ privo di lattosio e per questo può essere tranquillamente consumato a coloro che sono allergici a tale sostanza. Il kefir è una bevanda ricca di calcio, fondamentale per lo sviluppo e il mantenimento delle ossa, ed anche di altri sali minerali, oltre ai già citati fermenti lattici.
Lo si può consumare da solo o accompagnato da cacao, orzo, caffè, frutta secca o fresca, oltre che con i cereali, in pratica proprio come si consuma un normale yogurt. Sempre più spesso viene anche utilizzato come ingrediente per la preparazione di alcuni tipi di dolci, tipo la cheescake.
Patrizio Annunziata
Giornalista pubblicista dal 2016 da sempre appassionato soprattutto di calcio e dello sport in genere. Non disdegno di impegnarmi anche in altri argomenti, perchè si è giornalisti a 360 gradi.
