Il nostro paese, unitamente ad altre realtà del mondo, si trova nella condizione naturale di dover fronteggiare la scarsa crescita economica con quella anagrafica, naturale fattore di un paese considerato “di prima fascia” che tende a sviluppare sempre una maggior forma di stagnazione. Affrontare una spesa che spesso corrisponde ad un mutuo porta anche alla fatidica esperienza di acquistare e vivere in una prima casa, condizione che seppur con alcune forme limitanti, viene agevolata da svariati bonus in costante aggiornamento ed appliacazione da parte dello stato.
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In modo specifico sono i giovani le categorie che risultano essere quelle in maggior difficoltà economica ma anche dal punto di vista di complessità burocratica, che hanno bisogno di aiuti da parte dello stato.
E’ stato concepito nel corso del 2022 il Bonus Prima casa, confermato e quindi prorogato nella sua forma almeno fino al 31 dicembre 2023.
Questa forma di bonus presenta delle condizioni essendo incentrata all’ottenimento di vantaggi esclusivamente per i giovani con meno di 36 anni e che hanno un Isee non superiore 40mila euro, ampliate nel 2023 anche a pertinenze dell’immobile agevolato, ad esempio il box auto. L’ISEE di riferimento se si fa ricorso al Bonus nel 2023 è quello del 2021.
Non tutte le abitazioni sono compatibili con il Bonus prima casa under 36, rientrano nella categoria le seguenti, considerando il contesto catastale:
- A/2 (abitazioni di tipo civile)
- A/3 (abitazioni di tipo economico)
- A/4 (abitazioni di tipo popolare)
- A/5 (abitazione di tipo ultra popolare)
- A/6 (abitazione di tipo rurale)
- A/7 (abitazioni in villini)
- A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).
Tra le principali agevolazioni vanno considerate ad esempio l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale, quindi non è dovuta l’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative, agevolazione ottenibile attraverso il modulo F24 oppure il 730.
