Anche se oggi siamo quasi totalmente “assuefatti” nei confronti della comunicazione digitatle, che è praticamente istantanea, la posta tradizionale che fa capo ad un complesso formato di azioni legate alla corrispondenza su scala nazionale ed internazionale, non può fare a meno di strumenti come il francobollo, invenzione oggi data per scontata, ma che oramai quasi due secoli or sono ha contribuito a migliorare radicalmente e rendere più efficaci le comunicazioni. Ma sono anche divenuti facilmente e rapidamente oggetti da collezione.
Ti potrebbe interessare:
Questo francobollo, se lo hai, ti renderà ricco: ecco qual è FOTO
La “lotta” nel cercare il francobollo raro è sempre aperta e con l’affermazione del web gli appassionati di filatelia hanno iniziato ad ampliare il proprio raggio di ricerca.
Tra le emissioni più famose praticamente introvabili figurano elementi di ogni forma, tipo e valore originale, resi magari rari da una forma di scarsa disponibilità e concezione di produzione limitata oppure causata da un errore di stampa.
E’ il caso di uno dei pochi francobolli emessi dal Regno delle Due Sicilie, verso la metà dell’Ottocento, prima dell’unificazione italiana. La serie in questione risale al 1858 ed ha avuto logicamennte una vita breve.
Tutti sono sviluppati in carta in un solo colore, una forma di rosa / rosso sbiadito per tutta questa serie dal valore, contraddistinto dalle forme diverse dello stemma del Regno delle Due Sicilie, da mezzo grano, fino a 50 grani, che presenta una forma ovale.
Oggi sono tutti molto rari e quasi introvabili, ed egualmente importanti dal punto di vista collezionistico.
Il francobollo da 50 grani può infatti far guadagnare fino a 3000 euro se presenta una condizione usata ma un buono stato, mentre una valutazione realistica su un pressochè introvabile nuovo supera i 10 mila euro.
Gli altri formati sono comunque molto interessanti, ed hanno una valutazione massima di centinaia di euro (usati in buone condizioni) fino a 6500 euro se nuovi.