Il tonno è uno dei pesci più consumato sulle nostre tavole, fresco, in scatola o anche in vetro, ma quest’ultimo fa male? Spieghiamo cosa è stato scoperto in uno studio.
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Il tonno in vetro fa male? ecco cosa è stato scoperto in questo studio
Non è assolutamente vero, infatti gli studiosi e i medici consigliano di usare sempre quello in vetro rispetto a quello in scatola, questo per la migliore qualità offerta ma anche perché è possibile vedere e apprezzare l’aspetto del tonno che si compra. Quello nel vetro offre la possibilità di valutare il colore del tonno, che in genere deve essere rosato per essere fresco, ma anche i filetti.
Il vetro, in più è da sempre utilizzato per la conservazione ottimale dei cibi. Il vetro, infatti, è un materiale con un bassissimo rischio di interazione con il cibo. Il vetro conserva anche tutte le qualità organolettiche e nutrizionali dell’alimento che conserva ed inoltre è un materiale riciclabile. Il tonno che non è maturato in modo ottimale ha un colore più scuro al centro e grazie al vetro si può vedere prima di acquistarlo.
I benefici di questo pesce
Il tonno è molto nutriente ed è tipico della dieta mediterranea. E’ ricco di molte proteine nobili. Il tonno in scatola ne contiene una quantità maggiore rispetto a quello fresco, ma meno di quello in vetro. Questo pesce è ricco di acidi grassi Omega 3, e anche il contenuto di vitamine e sali minerali è elevato.
I sali minerali presenti sono: lo iodio, il potassio, il ferro, il fosforo oltre alle vitamine del gruppo B. Di questo pesce non si butta via praticamente nulla, in alcune regioni del sud ad esempio, anche le raschiature della coda, quelle della testa, quelle della pelle e della lisca vengono cotte e conservate sott’olio per poi essere mangiate.