Allerta fumo passivo: ecco cosa è stato appena scoperto dai medici

L’allerta fumo passivo non colpisce solo i fumatori ma anche chi si trova vicino ai fumatori e non sceglie la bionda come compagna di vita. Il fumo passivo è un grave pericolo per la salute, il quale è causa di diverse patologie. È noto da anni che il fumo passivo può causare una serie di problemi di salute, tra cui cancro, malattie cardiache e respiratorie.

Tuttavia, studi recenti hanno gettato nuova luce su quanto possa essere pericoloso il fumo passivo. In uno studio pubblicato sulla rivista Circulation, i ricercatori hanno scoperto che le persone esposte al fumo passivo hanno un rischio del 30% maggiore di sviluppare malattie cardiache rispetto a quelle non esposte.

Si tratta di un dato significativo, poiché le malattie cardiache sono una delle principali cause di morte a livello mondiale. Lo studio ha inoltre rilevato che anche bassi livelli di esposizione al fumo passivo possono aumentare il rischio di malattie cardiache. Le persone più esposte sono quelle che lavorano a contatto con il pubblico o i familiari di soggetto dediti al tabagismo.

Allerta fumo passivo: un altro studio a confronto

Un altro studio, pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, ha rilevato che il fumo passivo può aumentare fino al 20% il rischio di cancro ai polmoni nei non fumatori. Questo dato è particolarmente preoccupante, poiché il cancro ai polmoni è una delle forme più letali di cancro e i non fumatori che sviluppano un cancro ai polmoni hanno spesso una prognosi peggiore rispetto ai fumatori che sviluppano la malattia.

Questi risultati sono un campanello d’allarme per fumatori e non fumatori. È importante che i fumatori siano consapevoli dei rischi associati al fumo passivo e che adottino misure per ridurre al minimo l’esposizione per sé e per gli altri. Tra le misure da adottare vi è quella di fumare all’aperto, lontano da porte e finestre, e di evitare di fumare in spazi ristretti come automobili o stanze piccole.

Anche i non fumatori devono adottare misure per proteggersi dal fumo passivo. Ad esempio, evitando le aree in cui è consentito fumare, chiedendo ai fumatori di fumare all’esterno o in aree designate per i fumatori e assicurandosi che le loro case e automobili siano libere dal fumo. Fortunatamente negli ultimi anni è cresciuta la sensibilità nei confronti di chi è costretto a subire l’odore di tabacco. Difatti, nelle ultime disposizioni varate dal Governo sono stati introdotti dei divieti di fumare in zone ad alta concentrazione pubblica.

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Articolista, Copywriter, Ghostwriter: ossessionata dalla scrittura, dal web e dai libri. Ma amo anche la natura e il silenzio.

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