I limoni costituiscono una fondamentale parte della fioritura del contesto mediterraneo, anche se gli agrumi, ossia il gruppo che corrisponde a questi frutti, come il cedro, le arance, i mandarini e tutti gli altri, anche se molto probabilmente il limone non è “nativo” del nostro paese ma proviene da diversi incroci dall’Asia. Coltivare il limone e farlo fiorire in modo efficace non è un’operazione semplicissima soprattutto per è nuovo al contesto del giardinaggio.
Ti potrebbe interessare:
Limone in fioritura: ecco il trucco per curarlo al meglio
I limoni sono frutti, anche se necessitano di cure specifiche per ottenere una fioritura adatta, partendo dal terreno e dalla concimazione.
La pianta di limone infatti deve prima crescere in modo sostenuto, e poi quando è sufficientemente “matura”, conviene fare ricorso ad un terreno povero di azoto (che favorisce lo sviluppo ma rallenta la fioritura e quindi anche la crescita dei frutti). Il consiglio è quindi quelli di utilizzare un terreno ed un concime povero di azoto, anche sotto al 10 %, con una percentuale appena superiore di potassio.
E’ una pianta che necessita di nutrienti “basilari” come acqua e sole in buona quantità, senza eccedere ma in modo continuativo, anche in autunno ed alla fine dell’inverno la pianta di limone deve essere innaffiato con regolarità, magari all’inizio della giornata così da ridurre al minimo l’evaporazione. L’importante è ricordarsi di non esagerare in quanto i ristagni d’acqua fanno marcire rapidamente le radici. In estate è opportuno farlo ogni giorno o quasi, in altre stagioni una buona forma di ritmo è ogni 7 – 10 giorni in media.
Importante ricordarsi di potare il giusto, e di rimuovere i frutti quando questi sono eccessivamente presenti sulla pianta: rimuoverli contribuisce a stimolare la pianta produrne altri, in caso di rinvaso non è necessario optare per un vaso più grande in quanto questo stimola invece la pianta a sviluppare più radici.