Da poco più di 20 anni, in Italia così come in buona parte del continente europeo la valuta è l’euro, “risultato finale” di un progetto dapprima teorizzato e poi portato a termine dal secolo scorso fino al 2002, anno in cui nel nostro paese, così come in numerose altre nazioni, ha iniziato a prendere il posto delle valute lungamente impiegate, nelle varie forme di banconote, diventando quindi riconoscibile nei “tagli” come quelli da 5, 10, 20 50 euro.
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Nelle varie forme di monete e banconote, l’euro è divenuto quindi qualcosa di profondamente conosciuto e concettualmente anche aspramente criticato anche se a distanza di oramai due decadi dall’avvento della valuta europea, questa appare naturalmente percepita come parte della normalità rispetto al passato.
Le banconote da 50 euro sono conosciute per essere dotate di un valore medio – alto nell’immaginario comune anche se possono corrispondere anche a qualcosa di fortemente prezioso, se si riesce a “mettere le mani” su un “pezzo particolare”.
Ecco la 50 euro più preziosa!
Ancche se l’euro è una valuta giovane, il collezionismo di queste monete e banconotee ha iniziato ad interessarsi da tempo ai vari esemplari. Ovviamente le monete, che sono molto diversificate ma anche le banconote sono finite da tempo nei “radar” degli appassiontati.
La 50 euro è facile da riconoscere anche esteticamente, essendo facile da “notare” grazie ad una colorazione arancione – ambra, e presentando dimensioni “medie” di 140 x 77 mm, mantenute sia per la prima serie (stampata dal 2002 al decennio successivo) sia per la seconda, che è oggi quella più comune, diffusa dal 2017.
Come da tradizione, sulle 50 euro sono ritratti esemplari architettonici di stile Rinascimentale, anche se non sono monumenti “veri” ma per l’appunto generici, così da fare riferimento allo stile europeo e non a quello di una specifica nazione.
La rarità corrisponde ad un valore, ma a rendere una banconota da 50 euro molto ambita spesso sono anche altri fattori, come l’unicità e l’esclusività oltre che le condizioni di conservazione.
Le banconote più rare tra quelle dell’euro non sono comuni, ma fanno parte del gruppo dei pezzi Specimen, vale a dire una serie specifica molto ristretta nel numero di esemplari concepita per fini diplomatici ed ufficiali, a partire dal 2002.
Queste sono molto facilmente riconoscibili dalla vistosa scritta Specimen che capeggia su tutti e due i lati, realizzata in diagonale, generalmente con un evidente colore rosso.
Il valore di questi “pezzi” è molto alto proprio in virtù della funzione che è anche considerata “ufficiale” e politica: un banconota da 50 euro rara di questo tipo vale da 1500 fino a 2500 euro!