Mangiare nespole fa bene alla salute? Ecco la risposta

Le tantissime tipologie di frutta possono indiscutibilmente essere considerate come una parte integrante dell’alimentazione umana, anche perchè si tratta di una forma di cibo che fin da tempi antichissimi è stata a disposizione in quantità disparate in natura a partire dalle prime forme di comunità e civiltà. Le nespole corrispoondono ad un tipo di frutto estremamente nutriente ma che al tempo stesso è stato un po’ dimenticato, dopo aver goduto di una vera e propria “esplosione”  in quanto a diffusione durante l’Ottocento.

Le proprietà del nespolo sono riconosciute da secoli in quanto la variante che deriva dall’albero omonimo è stato a “disposizione” dalle civiltà europee più antiche.

La variante moderna, che deriva dal nespolo giapponese, introdotto a partire dal Seicento è oggi la forma più comune e diffusa. Ma mangiare nespole fa bene alla salute?

Quali sono le proprietà delle nespole? Fanno bene?

Le nespole europee, coltivate in quantità soprattutto locali sono piante tendenzialmente autunnali, decisamente comuni nell”Italia settentrionale così come nell’Europa Centrale, mentre in altri ambiti è sensibilmente stato soppiantato dalla variante giapponese, più tondeggiante e dalla buccia generalmente gialla / arancione. Questa seconda versione è generalmente un frutto maggiormente primaverile.

In entrambi i casi si tratta di varianti che fanno capo ad un unico tipo di frutto, estremamente ricco di acqua, ma anche dotato di fibre in ottima quantità (come la pectina, che è  un elemento molto utile ed importante a livello digestivo perchè contribuisce a “compattare” il cibo digerito migliorando l’intero processo.

Non mancano diversi tipi di sali minerali, come calcio, potassio, forforo oltre ad un buon compendio di vitamine, in particolare la A e la C, che sono entrambe molto utili per proteggere il sistema immunitario dalle malattie.

Si tratta quindi di un frutto piuttosto completo che non cambia granchè nelle varie fasi di maturazione e può essere generalmente consumato entro 20 – 25 giorni dalla coltura.

Dal punto di vista glicemico si attesta su livelli medi, quindi non costituisce un particolare problema da consumare anche per chi soffre di livelli di glucosio sopra la media (a patto di non eccedere con la quantità giornaliera di 1 al giorno) ed anche il profilo calorico non è elevato in quanto 100 grammi corrispondono a non più di 55 calorie di una nespola matura.

Non presenta veri e propri aspetti negativi, la percentuale di persone allergica alla polpa della nespola  è ridotta, le uniche vere controindicaziooni possono svilupparsi in caso di consumo del nocciolo che è fortemente tossico.

nespole

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