Dalla seconda metà del 20° secolo l’idea di “dieta” è stata spesso associata ad una forma di regime alimentare più o meno definito da entità come nutrizionisti, medici ma anche molto spesso da personalità senza una specifica qualifica professionale, nell’ottica specifica di perdere peso o comunque regolarizzare il proprio stato di forma, con velleità principalmente riguardanti l’estetica vera e propria, anche se con l’inizio del nuovo secolo il termine ha riguadagnato il termine originale che corrisponde genericamente ad una forma di regolamentazioni inerente il regime alimentare, come la dieta intuitiva.
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Questa è solo una delle numerose tipologie di diete che anche grazie al web sono divenute molto ricercate ed utilizzate ma che in quasi ogni occasione non risultano compatibili e benefiche per tutti.
Cosa è la dieta intuitiva e che benefici apporta?
Dieta intuitiva: cos’è ed a cosa serve
Si tratta di qualcosa di profondamente diverso dal concetto di dieta, inteso come auto limitazione o comunque analisi e regolarizzazione dell’apparato nutritivo di ogni cibo: indifferentemente da cosa siamo intenzionati ad ottenere e dal nostro metabolismo, una dieta è orientata a regolarizzare e limitare un apporto totale o parziale di alcuni cibi, ma per la dieta intuitiva è diverso.
E’ più un modo di pensare “naturale” che una serie di regole vere e proprie, in buona sostanza la dieta intuitiva non prevede limitazioni e regole vere e proprie ma ha comunque una forma di logica di fondo.
Ad esempio non considerare la fame come un delitto o un peccato ma al contrario seguirla in modo intuitivo, per l’appunto, mangiando ciò che conferisce soddisfazione e non limitarsi in modo specifico su cosa mangiare e cosa non mangiare, anzi rigettando l’idea di una forma di regime restrittivo, calcolo dei nutrienti e quant’altro.
Questo non significa “fare sempre come si vuole”, il concetto infatti prevede una forma di ricerca dell’equilibrio così da mitigare eventuali desideri di cibi proibiti che non sono concepiti come tali: in sostanza secondo molti questo porta ad una forma di senso di responsabilità graduale che non incentiva l’aumento del peso.
Si tratta di una metodologia che è stata concettualmente ideata a partire dalla metà degli anni 90 e più volte considerata per l’appunto non una forma di regime alimentare quanto un modo di ragionare riguardo al cibo.
La dieta intuitiva a comunque ricorso ad una quantità di tempo destinata al movimento, senza sforzi eccessivi ma quanto più al fitness vero e proprio ed attività come il jogging e lo yoga.