Si possono cambiare i 5 euro strappati? Ecco la verità

Fin dall’antichità il denaro ha trovato una forma fisica definita dapprima con le monete e poi con le banconote, invenzione che va fatta risalire alla Cina durante l’anno 900-1000, quindi in un contesto storico corrispondente al nostro Medioevo: in Oriente sono state concepite per la prima volta dei fogli sviluppati in carta da gelso che “testimoniavano” il possesso di alcuni beni fisici, ed erano valevoli in tutto l’Impero cinese, anche se la falsificazione nonchè la poca reperibilità di materiali adatti hanno ridotto la necessità di sviluppare la carta moneta, fino a qualche secolo dopo. Oggi le banconote continuano ad essere importanti anche in un contesto sempre più digitale. Le banconote di piccolo taglio sono spesso quelle ad essere le maggiormente usurate come le 5 euro. Ma i 5 euro strappati possono essere cambiati?

La risposta è “dipende”, in quanto esistono dei parametri piuttosto specifici evidenziati dalla banca d’Italia.

Ma in quali casi una 5 euro può essere rimborsata?

5 euro strappati: come si può ottenere il “cambio”?

Le disposizioni della Banca d’Italia in merito alle banconote dell’euro sono chiare: un esemplare rovinato, anche in due o più parti può essere assolutamente sostituito quindi rimborsato nel suo valore intero.

E’ la Banca d’Italia infatti a conferire valore alle banconote, ed è anche l’entità che si occupa dello smaltimento degli esemplari oramai usurati, che spesso non sono accettati dagli esercenti, in quanto la legge non obbliga nessuno ad accettare un esemplare rovinato o comunque considerato non congruo.

La banconota viene sottoposta al controllo, che evidenzia l’autenticità della stessa oltre che qualsiasi informazione inerente al danno procurato, in alcuni casi può essere richiesto un documnento per l’identificazione effettiva, anche se per i tagli minori come i 5 euro spesso i controlli sono meno stringenti.

E’ importante ricordare che qualsiasi banconota deve essere corrispondente almeno alla metà esatta della superficie, così da evitare raggiri atti ad ottenere 2 esemplari.

Sono  generalmente accettati anche esemplari più piccoli della metà della banconota, se si dispone anche dell’altra metà separata.

Se il dannoo risulta essere eccessivo oppure considerato effettuato di proposito, l’esemplare non viene rimborsato ma comunque non trattenuto dalla Banca, che in caso di dubbio può decidere di inviare la pratica presso l’Amministrazione Centrale per poi prendere una decisione.

Il “servizio” non ha costi aggiuntivi, a meno che gli esemplari protati presso la banca non risultino essere parecchi.

Anche se in teoria qualsiasi banca può farsi carico della rimborsabilità, il servizio ed il controllo relativo “passa” per la Banca D’Italia, rendendo conveniente presentare l’esemplare direttamente in una filiale.

5 euro strappati

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