Hai questa particolare monetina da 20 centesimi? Ecco quanto vale

La monetazione è “cosa seria” sia per i vari governi che si susseguono nei vari paesi, ma corrisponde anche a qualcosa di fondante ed essenziale per le economie di ogni tipologia, in particolare quelle inerenti al contesto moderno, ma anche parlando di antichi formati. Le monete di ogni tipologia sono tutte essenziali, anche quelle di piccolo taglio come quelle da 20 centesimi, che corrispondono a quelle comunitarie tra le più comuni, note per essere dotate di una colorazione dorata (la lega è la stessa delle monete da 10 e 50 centesimi, detta oro nordico). Ma i 20 centesimi di euro possono essere anche molto interessanti dal punto di vista collezionistico, a patto di trovare l’emissione giusta.

Questo perchè anche le monete da 20 centesimi rappresentano delle emissioni diversificate nel proprio aspetto, come tutte del resto, sono diverse a seconda della nazione di emissione.

Ad esempio le seguenti forme di 20 centesimi presentano una rarità e quindi un (possibile) valore decisamente più alto rispetto a quelle tradizionali.

20 centesimi “particolari”: se hai questa moneta, ecco quanto puoi guadagnare

Le monete da 20 centesimi sono realizzate in questa specifica forma partitcolare, che presenta delle rientranze nei bordi, un formato definito fiore spagnolo.

Ogni nazione ha una raffigurazione specifica su uno dei lati, ed in particolare sono i rappresentanti come le piccole nazioni ad aver emesso le monete più rare e particolari, come ad esempio Monaco, il piccolo Principato che da molti secoli mantiene una forma di indipendenza, pur essendo parte dello stato francese, mantiene la possibilità di concepire le proprie emissioni, 20 centesimi inclusi.

Questi hanno visto la propria forma modificata più volte anche perchè i regnanti ad essersi sussuguiti sono stati, in primis Ranieri III e l’attuale sovrano Alberto.

I 20 centesimi di Monaco sono particolari perchè costituiscono due formati diversi: dal 2001 fino al 2005 la raffigurazione sul dritto è presente un cavaliere simbolo della famiglia Grimaldi, ossia quella “sovrana” del principato.

Dal 2006 in poi è invece presente  il monogramma del Principe Alberto II, ed in particolare sono proprio le monete da 20 centesimi del 2006 ad essere le più interessanti da questo punto di vista, perchè sono stati coniati circa 11 mila esemplari.

Per questo motivo un “pezzo” di questo tipo vale da 35 fino a 80 euro, a seconda delle condizioni di conservazione.

20 centesimi

Decisamente interessanti anche gli esemplari del 2017, che presentano il medesimo monogramma, anche questi decisamente più rari di altri: il valore medio corrisponde a 25-30 euro, ma alcuni esemplari molto ben conservati possono essere valutati anche il doppio.

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