Se i metalli considerati “preziosi” costituiscono la variante più ambita in fase economica ma anche applicativa in tantissimi contesti, quelli considerabili “gregari” sono altresì importanti, a larghi tratti risultano esserlo anche in quantità maggiori in linea di massima, in particolare il rame costituisce da millenni una forma di elemento chimico estremamente diffuso e variegato. Il rame è infatti presente in praticamente ogni forma di lega metallica, a partire da quelle più semplici fino allo sviluppo delle leghe preziose, come quelle di oro e argento. Ma resta ancora oggi anche un elemento fondamentale nel campo dell’usato, proprio perchè il rame trova diffusione in moltissimi ambiti.
Ti potrebbe interessare:
Anche se non è una risorsa così rara, non è assolutamente da sottovalutare anche l’impatto effettivo in ambito commerciale ma anche politico.
Ma quanto è possibile guadagnare dalla vendita di rame usato?
Rame, quanto si può guadagnare dall’usato? Ecco il dato (in aumento)
Il rame è una risorsa che si trova in ottime quantità, in antichità ma anche oggi, nella zona centrale del continente, in modo specifico tra l’Europa ed il Medioriente fin da tempi antichi sono stati estratte quantità considerevoli di questa importante risorsa, che non è stata la prima forma di metallo in senso assoluto a trovare applicazione, ma gode comunque del primato della diffusione.
Fin dagli albori della metallurgia infatti il rame è stato identificato come un ottimo elemento per “legare” le forme di metalli, contribuendo quindi a migliorare la resistenza effettiva degli oggetti più disparati, dagli utensili fino agli orpelli, essendo presente in quantità variabili anche negli oggetti più preziosi.
Dal punto di vista economico però non sembra trovare una sorta di parametro preciso, considerando l’ambito commerciale: se oro e argento sono risorse finanziarie, il rame non è così inquadrato sia perchè la richiesta pur alta non è comunque paragoonabie a queste due, ma anche perchè i contesti sono così diversificati da non richiedere un’applicazione di questo tipo.
Però il rame continua ad avere un enorme impatto se venduto all’ingrosso, alimentando anche ambiti commerciali e sociali non intercettati dallo Stato come per altre risorse: questo significa in buona sostanza che la richiesta è sempre costante da più parti di rame, ma che sostanzialmente il prezzo viene “fatto” dai rivenditori, oggi diffusi come in passato.
Un chilo di rame infatti può costare indifferentemente da pochi euro fino a circa una decina, molto dipende dalle quantità, questa risorsa è sufficientemente duttile da essere riciclata da applicazioni precedenti.