Fino a 21 mila euro se trovi questo francobollo: FOTO

I francobolli sono da decenni interi associati all’ambito del collezionismo, come forme estremamente comuni da trovare, quindi costitutiscono un elemento collezionistico di primo piano, a tratti anche più delle monete, pur costituendo qualcosa di scarso valore facciale. Dall’invenzione del francobollo è nato anche il concetto di affrancatura che da oltre un secolo e mezzo rapprsenta uno dei concetti maggiormente importanti della corrispondenza, in Italia come nel resto del mondo. Trovare un francobollo raro del resto costituisce qualcosa di molto ambito, ma anche da parte di persone che non sono appassionate di filatelia.

Questo perchè in buona sostanza si tratta di oggetti molto riconoscibili, dalla tradizionale dentellatura e dalla forma quadrata o rettangolare, anche in un contesto sociale oramaii dominato dai metodi di pagamento elettronici.

La ricerca nei confronti di un francobollo raro è spasmodica oggi come in passato: ecco un esempio di francobollo molto raro che può valere più di 20 mila euro.

Trova questo francobollo: il guadagno è incredibile!

La nascita del francobollo inteso come oggetto ma anche concetto può essere associata  ad un anno preciso, il 1840, anno in cui Sir Rowland Hill funzionario britannico, riuscì a mettere a punto il concetto poi reso realtà da uno specifico macchinario in grado di tagliare in tanti pezzi dalla stessa misura un foglio pre stampato.

In pochi anni tutte le nazioni già munite di un servizio postale hanno adottato le proprie emissioni filateliche, che hanno la principale funzione di ricoprire il ruolo di tassa anticipata sulla corrispondenza tradizionale, fattore che ha migliorato l’intero processo legato alla corrispondenza.

Oggi i francobolli sono popolari come un tempo, dal punto di vista filatelico, anzi con il web pare essere aumentato l’interesse generale.

Un esempio è il francobollo in foto, che fa parte della collezione delle prime tirature filateliche del Regno Lombardo-Veneto, corrispondenete alle regioni italiane settentrionali nella zona est, fino all’unificazione edel paese del 1861. Di fatto si trattava di una forma di regno “vassallo” dell’Impero Austro-Ungarico, che con l’invenzione dei francobolli rapidamente decise di adottare questa “scoperta”.

Si tratta dei “Testa di mercurio” , una serie composta da 4  francobolli senza dentellatura con il volto di profilo del dio romano Mercurio, divinità associata anche ai trasporti e quindi alla corrispondenza.

Un singolo francobollo può valere da centinaia di euro (esemplare da 3 centesimi) fino a migliaia con la serie completa che se in buono o ottimo stato supera senza particolari problemi, data la rarità ma anche il vero valore collezionistico, che spesso è legato anche ad un fattore storico.

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