Banconote da 20 euro: ecco cosa può accadere se…

Le banconote sono state le assolute protagoniste del 20° secolo in praticamente ogni angolo del mondo, nello specifico ove è presente una  struttura economica sufficientemente definita, svariati esemplari di carta moneta hanno visto una grande diffusione in molti casi già a partire dal secolo precedente, sotto forme diffuse molto diverse dalla vecchia concezione di “biglietto di banca”, quanto piuttosto come forma di maggior valore delle monete, concettualmente più antiche. Le banconote utilizzate in Italia, ed in gran parte d’Europa sono oramai tradizionalmente parte della “famiglia” dell’euro, e tra tutte le tipologie sicuramente le più comuni sono le banconote da 10, 20 e 50 euro.

In particolare quelle da 20 con il loro caratteristico colore azzurro sono quelle maggiormente comuni e diffuse.

Anche un comune esemplare da 20 euro può essere molto interessante dal punto di vista collezionistico, se lo osserviamo con attenzione.

20 euro particolari: trova questi e sei ricco!

banconota da 20 euro

Il modello delle banconote non cambia tra le nazioni, rispetto alle monete, e la variante da 20 euro risulta essere tra le tipologie di banconota maggiormente soggetta a falsificazione proprio perchè quella meno “controllata”.

La seconda serie delle banconote europee, denominata Europa, diffusa dallo scorso decennio è  quella oggi più comune, ed anche la 20 euro presenta delle differenze seppur limitate all’aspetto e non alle dimensioni.

Come riconoscere e trovare una banconota da 2 euro rara? E’ in realtà abbastanza semplice, basta “buttare un occhio” sul seriale, ossia il tipico identificativo presente su ogni esemplare, nella parte inferiore. Non esistono due banconote con lo stesso seriale, e proprio la composizione può evidenziare una maggiore rarità rispetto alla media.

Ad esempio se sono presenti poche cifre oppure se queste presentano un ordine particolare, ad esempio crescente o decreescente, siamo di fronte ad un pezzo sensibilmente raro che può valere anchee fino a 10 volte il valore facciale, mentre se è presente un solo numero è effettivamente sintomo di esemplare unico, e può valere fino a 100 volte il valore nominale.

Discorso ancora diverso sono le banconote “speciali”, quasi impossibili da trovare perchè corrispondono ad esemplari non concepiti per l’utilizzo comune, quanto piuttosto ad uno “Politico” o strettamente collezionistico, come gli esemplari Specimen, molto comuni almeno “per fama” tra i collezionisti, riconoscibili per la  grossa scritta in diagonale che capeggia su tutti e 2 i lati dell’esemplare.

Gli esemplari Specimen sono stati impiegati dai rappresentanti della BCE, spesso utilizzati come doni diplomatici oppure posseduti dai vari presidenti che si sono susseguiti nelle ultime decadi.

Una 20 euro Specimen può valere cifre importanti, essendo rarissima, da oltre 500 euro (buono stato) fino a oltre 1200 euro (stato eccellente).

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