Età pensionabile, sta per cambiare tutto: ecco la novità

La pensione corrisponde in maniera molto diffusa, per nazioni come quelle europee, il “giusto” riconoscimento economico a fronte di una vita di lavori e sacrifici, in modo specifico è il “ritorno” sotto varie mensilità dei contributi versati durante il compendio di anni di lavoro, anche se questa forma di welfare, considerata “un obbligo” morale da parte dei cittadini nei confronti dello stato, rappresenta da anni una vera e propria fonte di problematiche e poca fiducia nei confronti del paese, che però non può ragionevolmente evitare di modificare il sistema pensionistico, come è già avvenuto. Questa necessità di cambiamenti prevede tra le altre cose l’adozione dell’età pensionabile, divenuto un aspetto fondamentale dell’attuale sistema pensionistico, che è in continuo cambiamento.

Ma cos’è l’età pensionabile, e quali sono le novità che ci aspettano?

Ecco l’attuale situazione.

Età pensionabile, quali sono le novità? Attenzione

Età pensionabile

Dalla metà degli anni 90 lo Stato Italiano, attraverso la riforma Dini ha modificato in modo importante il concetto di pensione lavorativa, passando da un sistema retributivo, ossia strettamente collegato agli importi percepiti dal lavoro, all’attuale sistema contributivo.

Questo significa, in buona sostanza, che per raggiungere una qualsiasi forma di pensionamento il cittadino deve aver accumulato un numero di anni sufficienti di contributi, tenendo conto dei metodi standard di pensione. L’età pensionabile costituisce un’età anagrafica minima, che unita ad una contributiva minima, garantisce la cosiddetta pensione di vecchiaia, attualmente corrispondente a 67 anni, ottenibile con almeno 20 anni di contributi.

Rappresenta però questo un valore variabile, che viene influenzato dalla condizione demografica ed in particolare dall’età media: essendo l’Italia un paese dalla speranza di vita elevata, si tratta di un dettaglio che ha visto sempre più lontana l’età media di pensionamento standard, che infatti è sempre più elevata.

Non a caso, sono sempre più comuni metodi alternativi di uscita dal mondo del lavoro che sono però attuabili non in maniera conveniente ed effettiva per tutti i lavoratori, come i vari metodi di pensione anticipata, che oggi risultano essere quasi la metà delle richieste di pensionamento.

L’età pensionabile a 67 anni è stata confermata fino a tutto il 2024, nonostante i diversi timori che hanno coinvolto molte categorie di cittadini, in merito ad un ulteriore innalzamento dell’età: il Covid ed i suoi effetti hanno mantenuto l’età media non eccessivamente al rialzo, ma è indubbio che già a partire dall’anno 2024 lo stato dovrà prodigarsi in metodi più efficienti, attraverso una spesso caldeggiata ma mai ufficializzata nuova riforma di pensioni che non vada ad influenzare “verso l’alto” l’età pensionabile.

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