Il concetto di smartphone è più vivo che mai in questo secondo decennio corrispondente al 21° secolo, ed anche se dal punto di vista tecnologico concettuale non ci sono particolari novità nel breve periodo, vecchie problematiche hanno iniziato a farsi sempre più insistenti dal punto di vista costruttivo, ad esempio riguardante la costituzione delle batterie per smartphone, che devono essere sempre più efficienti e potenti, anche se nel recente passato queste hanno dimostrato una certa attitudine ad essere pericolose, fino ad esplodere.
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Non si tratta di una condizione diffusissima e che avviene necessariamente in maniera casuale, al contrario diversi studi hanno dimostrato cosa causa questo evento anche molto pericoloso.
Quali batterie di smartphone possono effettivaamente esplodere?
Batterie smartphone che esplodono: quali modelli?
Le moderne batterie concepite per essere utilizzate in dispositivi portatili come smartphone, tablet e simili sono decisamente avanzate, utilizzando il litio come “base”.
A provocare il surriscaldamento sono vari fattori, uno su tutti l’utilizzo costante ma anche come la batteria viene sollecitata, ad esempio le applicazioni energivore come i giochi rappresentano una delle principali condizioni, al punto che molti smartphone moderni sono attrezzati nel software in tal senso, ravvisando l’utente quando le temperature stanno raggiungendo soglie pericolose.
Ma a provocare surriscaldamenti ed in alcuni casi esplosioni degli smartphone possono essere anche difetti di fabbricazione: è stato emblematico il caso di Samsung che nel 2017 poco dopo aver iniziato a commercializzare il Galaxy Note 7, che in più di qualche caso ha provocato delle vere e proprie esplosioni, che in condizioni specifiche hanno causato danni anche importanti. In questo specifico caso il colosso sudcoreano ha svelato i motivi di questo difetto di fabbricazione, ossia una non perfetta aderenza tra il telaio con la batteria.
In particolare è bene verificare, nel caso di smartphone non nuovissimi, un eventuale gonfiore della batteria, che può aumentare di molto il rischio di surriscaldamento ed esplosioni, per questo motivo in estate soprattutto mai lasciare il telefono in carica sotto la luce, o anche nel letto, in quanto eventuali surriscaldamenti possono causare incendi veri e propri, così come l’abitudine comune a non utilizzare cavi e caricabatterie originali: quelli “compatibili”, soprattutto nel caso di prodotti low cost, sono infatti una delle cause di questi problemi in quanto non settati in modo preciso per fornire energia in modo sufficiente e continuo ai nostri dispositivi.
Sempre Samsung ha avuto diverse segnalazioni di smartphone che surriscaldano troppo, ma come accennato è anche l’utilizzo scorretto a provocare incidenti, che possono essere evitati anche non mantenendo lo smartphone in carica durante l’utilizzo.