Allerta banconote false: ecco cosa sta succedendo, è allerta

L’invenzione delle banconote può essere definita come una forma di vera e propria rivoluzione, anche se come molte altre “trovate” , quella della carta moneta ha necessitato del tempo, anche diversi secoli per trovare la forma attuale e definita in ambito di diffusione: le banconote erano inizialmente dei documenti con tanto di attestazione dello stato o della banca che avevano un compito specifico, ossia rappresentare una forma di bene posseduto. Concepite per la prima volta in Cina intorno all’anno 1000, hanno avuto la prima diffusione seppur nei limitati territori nazionali, trovando però poco senso al di fuori degli stessi, anche per il problema della replicabilità che ha portato alala contraffazione. Ancora oggi il problema delle banconote false è diffuso, ed in tal senso sta trovando una nuova diffusione.

Banconote false, attenzione: allerta in vista

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Anche se i metodi moderni dello sviluppo di banconote è sempre più avanzato, ed è quindi sempre più complesso sviluppare tagli monetari “falsi”, il fenomeno della falsificazione è praticamente impossibile da debellare: troppo allettanti sono le tipologie di profitto da chi si ingegna di sviluppare pezzi di carta moneta in maniera “truffaldina”, per vedere il fenomeno scomparire.

Proprio la contraffazione è stata da sempre una problematica che ogni stato ha dovuto affrontare fin dai secoli scorsi, ed anche se oggi il fenomeno è comunque in diminuizione, continua ad esistere in quanto le varie dinamiche legate alla contraffazione di carta valori è in evoluzione.

Il fenomeno come detto, è difficile da “debellare”, è in atto una nuova “ondata” di esemplari soprattutto di medio taglio, in particolar modo da 20 e 50 euro, che in molte zone d’Italia risultano essere molto simili a quelle autentiche, essendo riusciti ad “imitare” i vari dettagli che sono concepiti dalla Banca Nazionale Europea.

Ad oggi la media è comunque elevata, si parla di diversi milioni di questi tagli monetari, che sono i più comuni, circolanti nel nostro paese ma anche in tutto il contesto comunitario, con una media apparentemente ridotta ma in aumento (circa 13 esemplari ogni milione di pezzi), anche a causa di diverse tipologie di diffusione: sono infatti venute anche sui canali social come Telegram, al punto che la Polizia Postale ha ordinato la chiusura di diversi questi canali.

Il consiglio è aumentare lo scrupolo quando capita di scambiare denaro, soprattutto i tagli comuni, mentre per quelli più piccoli come 5 e 10 euro la richiesta di banconote false è sensibilmente minore pur essendo effettivamente presente.

Resta importante far caso ai piccoli dettagli, che spesso fanno la differenza tra un esemplare falso da uno autentico.

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