La ceramica indubbiamente ha avuto un ruolo di primo piano nell’affermazione del concetto di costruzioni, ma non solo: non esistendo una sola forma di ceramica ma innumerevoli tipologie più o meno “raffinate”, queste sono disposte ai ruoli più disparati, dalle basi come i mattoni e le piastrelle fino alle decorazioni ma anche le tradizionali stoviglie. L’elevata possibilità di sviluppare oggetti di ogni tipo è resa possibile da tecniche di lavorazione molto antiche che nel corso dei secoli si sono raffinate, ed ancora oggi tipologie di oggetti come piatti e posate costituite proprio da ceramica rappresentano qualcosa di insostituibile. Anche in ambito storico e collezionistico la ceramica ha avuto e continua ad essere oggetto di interesse, anche perchè la duttilità di questo materiale, unito ad una abilità necessaria per la realizzazione ha portato anche a veri e propri capolavori estetici. Non è così raro ritrovare piatti di ceramica che possono avere un valore molto importante.
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Comprendere quale può essere però difficile.
Quali bisogna cercare?
Piatti di ceramica rari: come riconoscerli?
La ceramica è stato, come anticipato, un elemento dalla enorme rilevanza in tutte le culture umane, dove però “spicca” è proprio nell’utilizzo per oggetti comuni.
Il concetto di piatto “estetico” in Europa è divenuto realtà a partire dal Medioevo, in quanto molti di questi concepiti da veri e propri artisti, svolgevano una funzione estetica e spesso venivano venduti come oggetti di valore, con il Settecento in Francia, ma anche in Germania ed Italia è stato introdotto lo stile delle porcellane cinesi, che è stato ripreso anche da oggetti comuni.
Ma come si fa a riconoscere un piatto di ceramica di valore?
Come per le monete e numerosi altri oggetti da collezione, è fondamentale “fare l’occhio” ai dettagli che possono comportare ed evidenziare una quantità di esemplari che possono valere anche centinaia se non migliaia di euro.
La presenza di smalto ad esempio è molto indicativa, fino all’Ottocento realizzare una colorazione quanto più tendente al bianco assoluto smaltato era sintomo di grande abilità durante la cottura, così come i colori accesi. Un piatto di ceramica che presenta un disegno o una rappresentazione particolare trovano molto più mercato, a patto però che risultino essere stati realizzati a mano, se sono presenti numeri o altre classificazioni, è probabile che si tratti di un prodotto realizzato in “serie”, quindi meno raro e di conseguenza di valore ridotto.
Più “decisi” sono i colori ed i contrasti, maggiore è il valore, un piatto in ceramica di questo tipo vale dai 100 fino ai 10 mila euro.