I paesi considerati del “primo mondo” sono attualmente alle prese con vari problemi legati alla natura del welfare, ossia tutte le regolamentazioni concepite da uno stato di diritto per favorire l’operato professionale ma anche quello di vita, dei propri lavoratori e cittadini. In modo specifico nazioni che devono fare i conti con un ricambio generazionale, e che allo stesso tempo hanno un’età media avanzata, come l’Italia o la Francia proprio in questo periodo stanno affrontando tematiche a dir poco complicate sotto molti punti di vista, relative all’età minima di uscita del mondo del lavoro, detta per l’appunto, età pensionabile.
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E’ un argomento che ha provocato enormi reazioni cittadine in Francia, con l’operato del governo che ha aumentato proprio questo parametro, condizione che invece pur costituendo qualcosa di problematico anche in Italia, non è per ora fonte di dibattito così acceso come d’oltralpe.
Ma quali sono i cambiamenti in vista relativi all’età pensionabile?
Età pensionabile: ecco cosa cambierà in futuro
Si tratta di un fattore che non viene modificato “in automatico” ma è basato su vari parametri, come l’incidenza della situazione economico e la cosiddetta speranza di vita. L’Italia è una nazione “anziana” che gode di una importante speranza di vita, di contro soffre di problematiche inerenti all’ingresso e quindi all’uscita del mondo del lavoro da anni, che hanno contribuito a far aumentare il tetto dell’età pensionable, attualmente fisso a 67 anni.
Questo significa nel concreto che, se non si è intenzionati ad impiegare uno dei metodi di pensione anticipata, la tradizionale pensione di vecchiaia potrà essere richiesta al raggiungimento di un’età di 67 anni, ed almeno 20 anni di contributi accumulati.
Il termine è stato confermato anche fino al 2024, periodo in cui molto probabilmente sarà adottata una nuova riforma pensioni per controbilanciare gli effetti di quella corrente.
L’età pensionabile viene considerata una forma di “scala” della situazione attuale, che secondo diversi studi sarebbe dovuta già aumentare, ma il sensibile calo dell’età media causato dalla pandemia ha arrestato finora questo valore.
Difficile definire il futuro dell’età pensionabile oltre il 2024: l’intento dell’esecutivo attuale sembra essere intenzionato più che altro a sviluppare altre forme alternative di pensione anticipata, come quota 41, che attualmente rappresenta una ipotesi al vaglio come alternativa dei sistemi attuali.
E’ in particolare la Lega a caldeggiare questa ipotesi, una forma di pensionamento che potrà essere richiesta con almeno 41 anni di contributi, indifferentemente dall’età anagrafica, così da non rendere necessario, almeno in teoria, aumentare ulteriormente l’età pensionabile.