Bonus figli 150 euro, scade il 31 marzo: affrettati a fare richiesta

Il bonus figli da 150 euro promosso dal Governo deve essere richiesto entro la fine di questo mese, ovvero entro il 31 di marzo. Si tratta di una agevolazione prevista dal Governo con un contributo totale pari a 150 euro per combattere il caro bolletta, utilizzabile dalle famiglie in difficoltà e con una soglia di reddito mensile piuttosto bassa.

Dobbiamo quindi fin da subito sottolineare che il contributo viene versato una tantum. Ciò significa, in parole spicciole solo una volta all’anno e non può essere versato in alcun modo ulteriormente nello stesso anno della richiesta. In pratica, se facciamo richiesta per il 2023 lo possiamo ricevere quest’anno e sperare che venga riattivato anche il prossimo anno per riottenerlo.

Si tratta di un accredito di aiuto statale pensato per le famiglie, le quali non riescono a pagare le bollette, in particolare quelle della luce e del gas. Il bonus da 150 euro è nato in seno ai spropositati aumenti avvenuti l’anno scorso a seguito del conflitto russo-ucraino. Per fortuna, ora i costi si sono abbassati e si spera non aumentino nuovamente.

Bonus figli da 150 euro

Un altro interessante contributo da parte dello stato è il bonus figli. Quest’ultimo scade il 31 marzo perciò rimangono a disposizione ancora pochi giorni per richiederlo. Va sottolineato, però, che il bonus figli non è adattabile a tutte le famiglie bensì nello specifico a quello con una persona disabile a proprio carico.

La tipologia di famiglie di riferimento è quella dei genitori disoccupati o monoreddito con dei figli a carico con disabilità. La procedura è stata aperta nello scorso primo febbraio e il suo termine senza alcuna proroga è stato stabilito entro la fine di questo mese. Il pagamento avverrà entro uno o due mesi successivi alla richiesta.

A chi spetta il bonus figli? Alle famiglie residenti in Italia, le quali presentano un ISEE non superiore ai 3.000 euro annui. Pertanto si tratta di famiglie, classificate come disoccupate o monoreddito, mentre i figli devono avere una disabilità riconosciuta non inferiore al 60%. Infine, il figlio deve risiedere nello stesso nucleo familiare e non aver superato i 24 anni di età.

Nel caso percepisse un reddito da lavoro, questo non deve superare la soglia annua di 4.000 euro. Infatti, tra un reddito e l’altro non si deve superare la soglia dei 7.000 euro totali percepiti. Assieme al bonus delle bollette può aiutare un po’ a risollevare le sorti familiari con la speranza di trovare presto un nuovo lavoro.

Articolista, Copywriter, Ghostwriter: ossessionata dalla scrittura, dal web e dai libri. Ma amo anche la natura e il silenzio.