Pochi elementi sono così facili da riconoscere ed antichi quanto le noci nell’ambito alimentare, in quanto costituiscono una importante fonte di nutrimento, valore fortificato da una serie di elementi “positivi” per l’organismo umano che rende questa tipologia di frutta secca estremamente importante per la maggior parte delle persone.
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Oggi la produzione di noci è tendenzialmente legata a nazioni specifiche anche se non costituiscono più un bene “esclusivo” delle classi più agiate, anche se in alcuni contesti presentano un costo sensibilmente elevato.
Ma cosa succede quando si mangiano noci vecchie, al punto da essere considerate ammuffite?
Noci vecchie: cosa succede se scegliamo di mangiarle?
Anche se può sembrare strano ad alcuni, le noci come ogni forma di frutta secca, va incontro ad un deperimento strutturale ed anche nutrizionale.
Le noci sono molto importanti per il loro apporto di sali minerali, grassi “buoni” (tra tutti, spicca il famoso Omega 3), ed un buon compendio di vitamine, anche se sono piuttosto caloriche se confrontate ad altre tipologia di frutta dal peso simile, sono dotate di un potere saziante importante quindi è abbastanza difficile esagerare con il loro consumo.
Anche se la parte edibile è costituita dalla drupa, ossia il “cuore” costituito dal seme commestibile protetto da un guscio piuttosto robusto. Se questo presenta delle falle, fori o comunque delle imperfezioni, l’aria e quindi i microrganismi possono penetrare al suo interno, causandone la prematura perdita del fattore commestibile, anche se le noci possono ammuffire anche in condizioni di umidità importante, il che rende consigliabile consumarle entro i 4-5 mesi dall’acquisto.
In caso contrario le noci vecchie possono provocare diversi problemi fisici veri e propri, anche piuttosto gravi: se per la maggior parte delle persone consumare noci oramai vecchie non causa effetti prolungati (quello più comune è associabile ad una comune indigestione), come meteorismo, irritazione delle pareti dello stomaco, fino a sviluppare potenziali effetti anche molto deleteri al fegato o ai reni.
Anche una noce appare come buona può effettivamente essere divenuta non così commestibile, i vari segni neri non costituiscono un segnale di ammuffimento però l’area scura non deve essere troppo radicalizzata altrimenti il consumo può portare anche agli effetti di cui sopra.
Un indizio in merito allo stato di “salute” della noce è possibile da ricercare semplicemente agitando la stessa: se produce un suono di movimento, “sbattendo” all’interno del guscio, significa che il supporto del mallo che trattiene il cuore della noce è oramai avariato e non va consumato.