La fine del 20° secolo e gli eventi che si sono susseguiti all’inizio del 21° hanno indiscutibilmente portato diverse situazioni verso la problematicità in ambito sociale, economico e politico, in modo specifico questo è avvenuto quando sono venute meno alcune condizioni di stabilità. La lotta ai contanti, con i pagamenti che sono stati dalla prima affermazione dei pagamenti con moneta elettronica continua ad essere un argomento a dir poco quotidiano o quasi.
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I pagamenti in contanti infatti sono da diversi anni entrati nel mirino di svariate parti politiche ma anche di molti stati, in modo particolare da quelli con un’evasione fiscale tendente a superare la quota di tolleranza: proprio con i contanti infatti risulta essere maggiormente agevole “celare” le transazioni, provocando quindi un ammanco vero e proprio nelle casse dello stato.
Per questo motivo seppur in maniera non così continua, la tendenza è quella di continuare a modificare il limite dei pagamenti in contanti, così da incentivare in maniera piuttosto definita la cittadinanza verso la moneta elettronica, oramai strumentti sufficientemente evoluti per essere impiegati anche per i piccoli trasferimenti.
Pagamenti in contanti: quali sono i limiti e cosa succede se si superano?
Ma quali sono le normative legate ai pagamenti dei contanti? Le norme anticiriclaggio portano una soglia al ribasso, in quanto come evidenziato la tendenza è quella di imporre una forma di controllo indiretto sull’uso del denaro.
Gli ultimi governi, fino a quello attuale, hanno generalmente ridotto progressivamente ogni anno questa soglia, che non è applicabile sul concetto di possesso: ciò che interessa ai governi è applicare una forma di limitazione sulle transazioni, quindi sui pagamenti e sui trasferimenti di denaro.
Se quelle elettroniche quindi i vari bonifici, i pagamenti con carta o bancomat non presentano questa limitazione essendo qualcosa di naturalmentte tracciabile, nel corso dell’ultimo decennio il limite è radicalmente stato modificato da 10 mila euro, a 2000 euro sotto il governo Monti per poi essere “alzato” nuovamente sui 5000 euro per singola operazione con il governo Renzi.
I governi successivi hanno generalmente provveduto con una riduzione ulteriore fino ai 2000 euro del 2022, che è stata molto contestata dai partiti di centro destra che hanno vinto le elezioni.
Anche se a lungo è stato considerato il progetto di aumentare a 10 mila euro il tetto dei contanti, si è ritornati alla fine ad una soglia di 5000 euro, come qualche anno fa.
Questto significa che un importo può essere pagato con i contanti fino a 4999 euro, mentre per importi superiori è necessario utilizzare un sistema telematico, come un bonifico, pagamento con carta o bancomat.
Sono concepite diverse forme di multe per chi supera queste soglie: importi che possono essere variegati da un minimo di 2.000 ad un massimo di 15.000 euro.
