Sconto IMU 2023: ecco a chi spetta

L’IMU è una delle cose che da decenni risulta essere una soluzione ma anche un problema tipicamente italiano, in quanto il nostro paese deve fare i conti con una problematica diffusa di tipo immobiliare /catastale ed allo stesso tempo ad una annosa criticità di tipo fiscale. L’IMU è formalmente conosciuta come la tassa sulla casa, e nel corso degli anni pur restando attiva, ha subito numerose modifiche seppur in un lasso di tempo di meno di 10 anni, in quanto anche nel 2023 l’imposta è stata confermata.

Tuttavia l’attuale governo ha deciso di apportare alcune modifiche non tanto strutturali quanto dal punto di vista dello sconto, nell’ottica di rendere meno “antipatica” questa tassa che comunque risulta essere importante.

Chi può accedere allo sconto sull’IMU 2023?

Sconti sull’IMU 2023: chi può ottenerlo?

L’IMU è stata adottata nel 2014 dall’allora governo Berlusconi IV, attiva dal 2012 e fino al 2013 è stata valida anche sull’abitazione principale, per poi diventare, sempre dietro spinta dell’esecutivo di turno, applicata solo alla seconda e terza casa eventuale.

Nel corso degli anni ha subito diverse modifiche di calcolo e categoria anche se in linea di massima corrisponde ad una forma annua di pagamento tradizionale di imposta sulla  maggior parte delle abitazioni e sui fabbricati.

Nel 2020 l’IMU è divenuta l’unica tassa sulla casa, accorpando quindi anche la TASI.

Come per numerose altre tasse l’IMU, che ha un importo molto variabile a seconda della zona e del tipo di locale, è stata già soggetta a diverse agevolazioni se non addirittura esenzioni: per il 2023 l’esecutivo ha deciso uno sconto del 50 % che è possibile ottenere su questa imposta a patto di essere in possesso di alcuni requisiti specifici.

Alcune forme sono già presenti da qualche anno, come ad esempio la riduzione del 50 % per le abitazioni concesse in concesse in comodato d’uso ai parenti in linea retta, così da rendere le tipologie di contratto più agevoli tra parenti stretti.

In questo caso il contratto deve essere già registrato, inoltre il comodante deve necessariamente essere proprietario della sola abitazione concessa in comodato.

L’IMU risulta essere dimezzata nel suo importo anche per gli immobili inagibili, non utilizzati e inabitabili, discorso praticamente sovrapponibile per quelle di interesse storico o artistico, in questo caso per ottenere lo sconto è necessario disporre la domanda attraverso un qualsiasi ufficio del comune, mentre per i locali inagabili è sufficiente una autocertificazione.

In tutti i casi lo sconto sull’IMU non sono attuabili per le categorie di locali che rientrano nelle categorie A/1, A/8 e A/9, considerate prevalentemente di “lusso”.

IMU 2023

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