Quanto sangue succhiano le zanzare? Ecco la risposta

Anche chi si professa come amante degli animali non può che non provare un fastidio conclamato nelle zanzare, una forma di insetti tra le più riconoscibili e comuni, anche se le varianti più comprese nel contesto attuale costituiscono solo una parte delle svariate sotto specie presenti in natura. Le zanzare hanno una forma tendenzialmente allungata e sono solite sviluppare un caratteristico suono, trattandosi di una specie di ditteri (la famiglia che conta più di 3500 sotto varianti) che sono note per avere la necessità di trarre nutrimento dai mammiferi, prelevando il sangue in quantità sufficienti per il proprio fabbisogno e quello della prole. Ma quanto sanguee succhiano le zanzare?

Zanzare, quanto sangue “prelevano”?

La storia delle zanzare dal punto di vista biologico è difficile da identificare, ma si tratta di una specie molto più antica di quella umana: già durante l’epoca dei dinoasuri ne esistevano di diverse tipologie, anche se la loro predilizione e diffusione sembra essersi decisamente ampliata con l’avvento dei mammiferi.

La quantità media di sangue “prelevato” alla volta da parte di una zanzara è tra i 0.001 – 0.01 millilitri di sangue circa, quindi qualcosa di quasi ininfluente per l’organismo che in poche ore provvede al rimpinguare quanto prelevato.

Le zanzare sono evoluzionisticamente delle forme di vita adattabili, che prediligono zone territoriali calde ed umide, anche se sono esclusivamente le femmine ad essere dotate di un apparato boccale e di una proboscide concepita appositamente per succhiare il sangue, prevalentemente dalle zone del corpo più calde e quelle maggiormente ricche di capillari (le piccole vene che sono prsenti appena sotto la pelle).

Ciò che causa il tipico rigonfiamento è dovuto alla loro saliva che gode di un potere anticoagulante, ossia non fa addensare entro breve periodo il sangue.

La causa del prurito e del rigonfiamento non è imputabile alla puntura in se ma alla risposta del nostro organismo, che compreso l’agente “estraneo”, risponde con il rilascio di istamina, che causa la risposta con il rigonfiamento come reazione alla possibile infezione.

Anche se nei paesi sviluppati le zanzare sono prevalentemente considerate un fastidio, in altri contesti maggiormente problematici queste hanno causato la diffusione di malattie molto gravi come la malaria.

Le ridotte dimensioni e l’elevata adattabilità porta questi insetti a “passare inosservati” in particolare durante il sonno, anche se le zanzare non pungono mai “a caso”, preferendo gruppi sanguigni specifici che sono maggiormente nutrienti, oppure persone dalla temperatura corporea maggiore (ad esempio le donne in stato interessante oppure chi è solito effettuare una intensa attività fisica).

zanzare

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