L’orchidea è un tipico fiore che immediatamente viene riconosciuto ed apprezzato per forma e tipologia di fioritura, anche se in realtà natura di questo gruppo di vegetali corrisponde ad una categoria di piante molto diversificata, dalle abitudini anche molto diverse. La coltivazione dell’orchidea è sfruttata in modo particolare per fini estetici, visto che l’aspetto dei fiori è caratteristico, unico sotto certi punti di vista, trattandosi di una generica tipologia di fiori non nativa delle zone temperate, il saper coltivare e rinvasare un’orchidea non è così scontato anche per chi si occupa costantemente di giardinaggio.
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Le varie tipologie di orchidee infatti richiedono un trattamento specifico, ed il rinvaso risulta essere indispensabile quando la pianta si sviluppa in modo specifico in una maniera importante.
Ma come rinvasare un’orchidea?
Rinvasare un’orchidea: ecco la guida completa
Il periodo migliore secondo gli esperti corrisponde all’autunno o all’inizio della primavera: chiunque apprezzi le orchidee comprende molto presto la necessità di utilizzare un terreno e un fertilizzante specifico per queste piante così da garantire loro uno sviluppo costante, ma la fioritura non è scontata, in quanto richiede una sequela di fattori per invogliare questo processo.
Va ricordato prima di tutto che l’arco temporale di sviluppo delle orchidee è annuale, quindi necessitano di cure specifiche tutto l’anno, altrimenti lo sviluppo può arrestarsi.
E’ assolutamente essenziale ispezionare poi lo stato della pianta, se già in fioritura il rinvaso non va mai effettuato, anche se è presente solo uno stelo, ciò potrebbe portare la pianta a rovinarsi e non formare più fiori.
Quindi dopo un’accurata ispezione bisogna rimuovere delicatamente la pianta dal vaso, controllando bene la mancanza di steli e fiori eventuali, vanno controllate anche le radici, che sono la parte più delicata della pianta, in modo specifico dell’orchidea.
Se sono presenti radici secche o rovinate, queste vanno potate con un paio di forbici o cesoie sufficientemente pulite e disinfettate, tutte le altre vanno piegate verso il basso in modo delicato così da non aumentare la possibilità di nuove rotture.
Le radici sono molto sensibili all’umidità, sia in eccesso che in mancanza, quindi è essenziale porre del terriccio adatto all’interno del nuovo vaso che dovrà essere di dimnsioni sensibilmente più grandi rispetto al precedente, non prima di aver irrigato in maniera corretta la pianta, condizione che può essere effettuata immergendo la sezione senza vaso della stessa in una bacinella di acqua a temperaura ambiente per alcuni minuti, provvedendo poi a farla “sgocciolare” sufficientemente prima del nuovo rinvaso.