Quanto vale la moneta da 1 euro con errore di conio? Ecco la verità

La moneta da 1 euro corrisponde alla variante maggiormente conosciuta assieme a quella da 2 euro tra le valute metalliche attive in Italia ed in tutte le nazioni che fanno uso dell’euro, oramai circa una trentina (il più recente stato che ha adottato la moneta unica è stato quello della Croazia), ed oltre 340 milioni di cittadini ne fanno uso. Queste due monete rappresentano nella maggior parte dei casi le versioni più riconoscibili anche perchè si tratta delle uniche due monete del compendio che sono effettivamente bimetalliche, ossia coniate con due tipologie diverse di leghe. E proprio questa emissione risulta spesso venduta sotto forma di errore di conio.

Quasi inevitabilmente sono anche le monete più collezionate e sotto moltissimi aspetti, anche quelle più ricercate dai collezionisti che sono costantemente sulle tracce di esemplari specifiici, come gli errori di conio.

Sul web sono molti i venditori che mettono in a disposizione diversi esemplari da 1 euro che presentano effettivamente delle particolarità. Ma quanto vale una moneta da 1 euro con errore di conio?

1 euro con errore di conio: quanto vale davvero?

E’ un discorso abbastanza semplice da un punto di vista, ma anche discretamente complesso da un altro, in quanto come dice il termine stesso si tratta di un fenomeno non “voluto” durante la coniatura ma che costituisce un fattore abbastanza frequente in un arco temporale di produzione.

Non esiste un solo tipo di errore di conio: alcuni sono abbstanza difficili da riscontrare, in quanto possono differire solo per dettagli di pochi millimetri, ad esempio può differire una scritta, una data o altri dettagli grafici, ma possono essere considerati tali anche evidenze più rilevanti, come forme non corrette, fino a esemplari pesantemente danneggiati dalla produzione errata.

Non necessariamente un errore di conio corrisponde ad esemplare raro, allo stesso tempo si tratta di qualcosa a dir poco difficile da definire in quanto a valore.

Ciò che rende un esemplare raro infatti è sia la rarità, intesa come numero numerato di pezzi sul mercato ma anche “l’ambizione” ed il valore storico / simbolico di un esemplare.

Per questo motivo quasi tutti gli errori di conio presenti sulle monete da 1 euro non ha un valore monetario o collezionistico rilevante, molto lo fa il mercato. Molti hanno iniziato a vendere sui vari siti di aste online degli esemplari da 1 euro che presentano delle piccole o grandi differenze, ad esempio la mancanza dell’anno di emissione oppure della “R”, simbolo della zecca di Roma.

Nulla vieta la vendita di esemplari di questo tipo, che sui vari Ebay e simili spiccano per centinaia di migliaia di euro, ovviamente.

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