Come coltivare la salvia: ecco il metodo del giardiniere

In alcuni casi la salvia viene “scambiata” per la pianta di menta, essendo simile alla tradizionale variante piperita , che è la più comune anche se costituisce una specie a se, comunque imparentata con la menta essendo parte del gruppo delle Lamiaceae, una delle varianti coltivate più antiche dell’area mediterranea ma anche a lungo cresciute spontaneamente. Negli ultimi anni si è nuovamente ampliata la categorizzazione degli utilizzi della salvia, che comunque è radicamente presente nei vari condimenti dei più disparati piatti, presente anche come spezia, e data la tipologia di pianta “nativa”, coltivare la salvia non è affatto qualcosa di complicato, anzi può dare grandi soddisfazioni.

Tuttavia come ogni pianta, anche questa tradizionale forma di vegetale richiede cure abbastanza specifiche anche se sono alla portata di tutti o quasi.

Come coltivare la salvia?

Coltivare la salvia: ecco la guida per tutti

E’ una pianta estremamente ricca di proprietà importanti, una su tutte le possibilità di fungere come antibatterico ma anche come cicatrizzante per i tessuti, per questo motivo a partire da epoche molto antiche la salvia viene utilizzata in impacchi e altri rimedi officinali, ed è anche estremamente utile in condizioni di difficoltà digestiva, ma anche per fare un esempio, nell’ambito dell’inappetenza.

Non a caso il nome salvia deriva dal latino salvus, definizione che suona come “sano”.

Coltivare la salvia in giardino o anche in vaso non è difficile, basta scegliere un terreno non troppo compatto ma al contrario piuttosto drenante, per il resto la  pianta privilegia ambienti caldi e secchi e necessita diverse ore di sole al giorno.

La forma più rapida per ottenere una nuova pianta di salvia è utilizzare la moltiplicazione per talea, basta prendere un rametto di almeno 10 – 15 centimetri da un’altra pianta, avendo cura di rimuovere le foglie presenti alla base, lasciandone solo alcune dalla metà in su.

L’operazione può essere effettuata quasi tutto l’anno, eccezion fatta d’inverno, è importante ricordarsi di lavorare un minimo in terreno scelto, e disporre magari un po’ di sabbia così da migliorare il potere drenante. Dopo aver interrato il rametto per tutta la lunghezza dell’estremità senza foglie, dovremo mantenere la pianta in condizioni calde ma non sotto la luce diretta del sole, provvedendo a non fare mai asciugare il terreno.

Dopo un paio di mesi la pianta avrà probabilmente radicato, potremo quindi trapiantare la nuova salvia in un vaso più grande oppure in giardino, ricordando che una buona concimazione favorisce la crescita della pianta ma non va effettuata troppo spesso.

salvia coltivare

Appassionato di calcio, videogiochi, tecnologia e curiosità varie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *