Cerca questi 50 centesimi e sei ricco sfondato: FOTO

Dall’inizio del secolo attuale, gli italiani così come una larga fetta di cittadini europei hanno dovuto adattarsi a quella che è divenuta la valuta comunitaria europea, decisa come il nome di “euro” fin da diversi anni prima anche se solo a partire dal 2002 l’euro ha sostituto effettvamente la lira, dopo alcuni mesi di utilizzo di entrambe le valute, poi in maniera definitiva, con nuove monete e banconote che hanno definitivamente preso il posto di quelle conosciute ed impiegate per decenni interi. Con l’euro gli italiani hanno dovuto abituarsi nuovamente al concetto di centesimi, taglio monetario che era stato abbandonato a partire dalla seconda metà del 20° secolo, come i 50 centesimi.

Oggi i 50 centesimi di euro corrispondono ad un taglio tra i più comuni, ed anche tra quelli maggiormente “tollerati” in senso ampio del termine, ma nella lunga storia della lira italiana sono stati realizzati altri esemplari di tale valore che possono realmente arricchire i fortunati possessori.

Quali sono i 50 centesimi più interessanti in assoluto?

50 centesimi di valore assoluto: ecco quali sono

I 50 centesimi di lira corrispondono quindi ad un formato monetario particolarmente prolifico durante tutta la storia cronologica del Regno d’Italia, quindi dal 1861 fino al secondo dopoguerra, quasii un secolo.

Rispetto agli odierni 50 centesimi, quelli di lira erano dotati di un importante potere d’acquisto, e ciò risulta evidente anche dalla composizione che in molti casi era in argento oppure oro.

Tra le prime, in ordine cronologico, create dal Regno d’Italia figurano le monete da 50 centesimi di lira conosciute come “stemma” in quanto riportano lo stemma di casa Savoia, e sull’altro lato il volto di Vittorio Emanuele II.

Queste monete sono state coniate presso varie zecche disposte in varie città della penisola, dal 1861 al 1863, ogni città ai tempi ne ha sviluppate in quantità diverse, ma sono tutte molto interessanti. Si distinguono ovviamente dall’anno riportato ma anche dalla presenza delle iniziali della città di provenienza, quindi Torino, Firenze, Napoli o Milano.

Un esemplare del 1863, creato a Milano o Torino vale da circa 60 euro fino a 1500 euro a seconda delle condizioni, un esemplare del 1862, vale sensiblmente di più, in quanto il valore oscilla tra i 150 ed i 5000 euro.

Gli esemplari più rari però restano quelli del 1861, in particolare quelli sviluppati a Torino, riconoscibili per la presenza di una  T e una B inclusa in uno scudetto, in questo caso la tiratura corrisponde ad un valore numerico molto ridotto, che fa valere una moneta di queste da oltre 12 mla euro fino a quasi 100 mila euro!

50 centesimi

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