Il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza sono state forme di assistenzialismo economico che hanno avuto un impatto considerevole su diverse categorie di persone in difficoltà. Tuttavia, sono state decise delle modifiche a partire dal 1° gennaio 2024. La pensione di cittadinanza sarà sostituita dall’assegno di inclusione, che presenta delle differenze sostanziali. L’assegno di inclusione è richiedibile da membri di nucleo familiare con più di 60 anni, con un ISEE aggiornato inferiore a 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6.000 euro (7.560 euro se sono presenti disabili o tutti i membri del nucleo familiare hanno più di 67 anni). È prevista una speciale carta per i pagamenti dei beni di prima necessità e la possibilità di prelevare denaro fino a 100 euro al mese. La durata dell’assegno di inclusione è di 18 mesi consecutivi, ma è possibile richiederlo nuovamente se i requisiti sono mantenuti.
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