“I broccoli fanno male allo stomaco!”: attenzione, ecco cosa accade

Inconfondibili dalla forma ma anche per l’elevato contenuto nutrizionale concepito come benefico, i broccoli spesso sono “visti” e percepiti come poco appetiti dai bambini ma allo stesso tempo preziosi alleati della salute. La consueta forma ad “alberello” della verdura che è così diffusa in Italia da essere chiamata scientificamente Italica , corrispond ad una variante di cavolo che trova proprio nella dieta mediterranea una grande applicazione, in particolare in svariati piatti tradizionali del centro e Sud Italia, sia come contorno che come piatto principale. Ma i broccoli possono avere anche effetti negativi se consumati troppo spesso o in modo errato, ad esempio allo stomaco.

Questo perchè come ogni alimento, non è adatto ad ogni situazione, anche se si tratta comunque di effetti momentanei che non pregiudicano la buona nomea di questi ortaggi.

I broccoli fanno male allo stomaco?

I broccoli fanno bene o male allo stomaco?

In realtà no, anzi secondo diverse ricerche, tra cui anche una recente, di origine statunitense, è stato confermato come una dieta che comprende almeno una porzione di broccoli a settimana (magari bolliti, in quanto altre forme di preparazione possono ridurre il potere nutrizionale del broccolo) contribuisce a proteggere lo stomaco da gastriti ma anche di ridurre i possibili sviluppi di cellule tumorali grazie soprattutto al beta carotene e sulforafano, in particolare questo nutriente che attraverso varie ricerche risulta essere in grado di ridurre lo sviluppo rapido dei vasi sanguigni che possono conseguentemente aumentare le probabilità di sviluppare tessuti cancerosi.

L’ottimo apporto di vitamine, e sali minerali come ferro e potassio è inoltre molto utile nell’ambito effettivo del sistema immunitario, e la componente di acqua che corrisponde alla maggior parte del contenuto dei broccoli è anche utile per stimolare la diuresi e conseguentemente ridurre la ritenzione idrica.

Tuttavia un apporto eccessivo, ad esempio giornaliero di broccoli può essere causa di areofagia e stimoli eccessivi all’apparto digestivo e della zona dello stomaco, in quanto come tutte le forme di cavolo i broccoli sono anche ricchi di zolfo, sostanza di per se non dannosa ma che può risultare fastidiosa, e non è quindi consigliabile consumarli in grandi quantità soprattutto se soffriamo di problemi fisici come gastrite e colon “sensibile”.

Anche le donne incinte dovrebbero limitare l’apporto di broccoli soprattutto se crudi, data la maggior sensibilità a contrarre infezioni batteriche.

Chi ha problemi alla tiroide, indirettamente può riscontrare problemi nel consumo dei broccoli perchè questi ortaggi aumentano la “richiesta” da parte dell’organismo di iodio.

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