Non tutti sanno, ma gli acidi si trovano all’incirca in tutte le cucine del nostro paese e non solo, dagli agrumi come limone, arance ai latticini fermentati come yogurt o kefir, andando ovviamente per l’aceto di vino, aceto di riso, malto ed infine di quello che oggi vedremo di più nello specifico ovvero quello di mele e cosa succede con la glicemia.
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È importante considerare che tutte tali fonti acide posseggono caratteristiche vantaggiose per la salute. Più dettagliatamente l’aceto pare avere effetti parecchio benefici sulle persone che penano di insulino-resistenza, un problema metabolico che sta al basamento del diabete, dell’adiposità, delle patologie cardiovascolari o della malattia dell’Alzheimer.
Le ragioni dell’insulino-resistenza implicano lo stress, l’infiammazione permanente e gli alimenti mutati. La maniera più efficiente per diminuire l’insulino-resistenza, sia negli individui in salute che in quelle già malate, è fare attività fisica e la abdicazione allo zucchero. Però, qualunque appoggio è ben accordo.
Ecco come abbassare la glicemia: il metodo assurdo
È qui che ci viene incontro l’aceto di mele. Basteranno due cucchiai di aceto per abbassare la glicemia e mangiare tranquillamente dei carboidrati a pranzo o a cena, senza sentirsi in colpa.
I medesimi due cucchiai di aceto prima di coricarsi hanno diminuito la glicemia del 4% la mattina seguente nei diabetici. In una odierna ricerca di diversi studi, è stato paragonato che la glicemia e l’insulina sono state diminuite fino al 60% nei partecipanti che appunto preso assunto aceto.
Gli studiosi dimostrano svariati meccanismi con cui l’aceto possiede tali effetti benefici. Da un lato accresce i livelli di un prodotto chiamato AMPK, che diminuisce la formazione di glucosio nel fegato, e di GLP-1, un elemento che sostiene il pancreas colpito da insulino-resistenza a distendere in modo migliore il suo lavoro.
In tale senso, l’aceto possiede effetti rassomiglianti al farmaco metformina. L’aceto di mele possiede anche effetti positivi sul controllo dell’appetito e della sazietà. In uno studio in cui ai partecipanti adiposi è stato dato aceto prima di pasti pieni di carboidrati, è stato scoperto che consumavano meno durante il resto della giornata, stando a tale studio.
Più dettagliatamente un cucchiaio di aceto ha generato una privazione di peso di 1,2 kg e con due cucchiai hanno perso 1,7 kg. Però, si ha comunque la necessità di non esagerare con le misure prese.
Ovviamente però, non si tratta di una pozione magica, quindi bisogna comunque fare attenzione e non esagerare mai. Infine, difatti può originare consunzione, indigestione e privazione di massa ossea. Ecco dunque perché l’aceto di mele può fare per la glicemia alta.