Hai una banconota con questo simbolo? Ecco quanto vale oggi

La banconota è stata l’assoluta protagonista del contesto contemporaneo parlando del denaro, in quanto rappresenta il principale strumento adottato da gran parte della cittadinanza per ambire all’uso tradizionale dei “soldi”. Ma il concetto di banconota è anche molto attuale, affiancato oramai da una sempre più diffusa varietà di strumenti alternativi che fanno parte dell’ampio contesto della moneta elettronica, che però in fase “culturale” e collezionisitica non possono comunque competere con la moneta fisica, banconota inclusa, anche per una questione storica.

Siamo abituati a considerare il denaro “antico” o comunque non più valido come l’unico interessante dal punto di vista storico, ma l’età non rappresenta l’unico fattore che può scatenare l’interessee collezionistico.

Un esempio è anche la monetazione attuale impiegata da circa 30 nazioni europee, ovviamente l’euro, che in poco più di 20 anni ha già cambiato volto in varie occasioni.

Banconota rara: ecco quale simbolo cercare

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Le forme di carta moneta esistono da quasi un millennio, anche se solo in contesti relativamente meno distanti hanno iniziato ad essere impiegate su vasta scala, con l’affermazione del denaro contante nella quotidianità vera e propria. Un aspetto da considerare quando si prendono in considerazione è l’aspetto storico, che in una valuta come l’euro può passare in secondo piano: la valuta unica comunitaria infatti è stata concepita verso la fine del 20° secolo, quindi non troppi anni fa, eppure avendo rappresentato una fase importante del nostro contesto.

Le banconote europee hanno iniziato a diffondersi con il 2002, in particolare in Italia ed altri paesi fondatori, dell’Unione Europea, e con il decennio successivo è stata inaugurata anche a seconda serie delle banconote, serie che è stata definita come Europa dalla stessa BCE, che è l’entità che conferisce disposizioni a tutti i paesi che fanno ricorso a queste forme di carta moneta.

Ma come riconoscere una banconota dell’euro rara? Spesso gli appassionati fanno ricorso al seriale, ossia l’identificativo che esiste su tutte le banconote, corrispettivo in una serie precisa di lettere e soprattutto numeri. Alcune sequenze sono per forza di cose meno frequenti e quindi più rare, ad esempio se sono presenti numeri consecutivi oppure “crescenti” ma anche particolarità come le banconote “radar”, che corrispondono a quelle con una sequenza “specchiata” in due parti.

Il simbolo da cercare se si vuole ambire ad un pezzo raro è la scritta “Specimen”, che definisce una ristretta categoria di banconote europee non ideate per la tradizionale circolazione, quanto piuttosto per fini politici e puramente diplomatici.

Le Specimen esistono in tutti i tagli, dai 5 e 10 euro fino ai 500, ed hanno un valore molto elevato, da circa 700 euro fino a oltre 2000 euro a seconda della tipologia e condizioni di conservazione.

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