Nata agli inizi degli anni 2000, la carta Postepay è stata quasi immediatamente un enorme successo in termini economici ma anche e sopratutto culturali nonchè di diffusione, in quanto il prodotto telematico / finanziario concepito da Poste Italiane a partire dal 2003, differenziato in svariate tipologie da quel momento in avanti, è imparagonabile per successo ed applicazione ad un contesto naturalmente un po’ restio nei confronti della moneta elettronica come quello italiano. Anche se il termine Postepay fa venire in mente le tradizionali carte prepagate non legate a conti corrente (sono quindi adottabili ed utilizzabili formalmente da chiunque senza reali vincoli), la nomenclatura fa in realtà riferimento ad una serie di servizi in evoluzione, che però non tutti sono mantenuti.
Ti potrebbe interessare:
Nel corso del tempo infatti alcune funzionalità non sono state mantenute, ed è il caso di una in particolare, pur essendo stata di successo.
Di quale si tratta?
Postepay, addio a questa funzionalità: ecco quale
Postepay dal 2018 viene controllata da una società omonima legata a Poste Italiane, che per forza di cose ne controlla in modo comunque abbastanza diretto le sorti: per moltissimi italiani queste carte prepagate costituiscono la principale forma di moneta elettronica, data anche la diffusione naturale degli uffici postali sul territorio nazionale.
Ma anche tutti vari servizi comprensivi di ricarica, gestione e invio / ricezione di denaro anche attraverso il sistema p2p hanno favorito l’applicazione in un contesto finanziario sempre più ricco di concorrenza.
Un esempio è riscontrabile dal servizio Cashback, che è stato “ispirato” dalla forma di Cashback di Stato adottata alcuni anni fa dall’allora governo in carica per favorire l’applicazione di denaro elettronico anche per i contesti che prevedono l’utilizzo di denaro in ridotte quantità, anche se la variante di Postepay del Cashback era resa possibile in una forma specifica, nello specifico per favorire una sorta di “rimborso” pari a 1 euro per singola operazione (fino a 10 euro al giorno) sugli acquisti effettuati con una di queste carte prepagate presso negozi in Italia che aderivano a questa iniziativa, in particolare supermercati ma non solo.
Il concetto è stato il medesimo di qualsiasi altra forma di Cashback, termine oramai popolare nel linguaggio comune come incentivo all’acquisto, condizione che ha portato un utilizzo maggiore delle carte in questione anche nei negozi fisici, dopo che Poste Italiane è riuscita nel corso del tempo a rendere i propri prodotti finanziari quelli maggiormente impiegati per i contesti di acquisto online.
L’iniziativa è stata prorogata più volte fino al 31° gennaio 2022, non confermata però con il 2023.