Tra metaverso, intelligenza artificiale e web 3.0: quale sarà il futuro dell’intrattenimento?

Quella di oggi è ormai a tutti gli effetti una società digitale, dove la tecnologia ci consente di svolgere tanti tipi di mansioni comodamente da casa con i nostri dispositivi elettronici. Lo smartphone, in questo, è forse l’emblema dei tempi in cui viviamo, dal momento che è dotato di diverse funzionalità e di una connessione internet continua che ci permette di effettuare tante operazioni. Dall’inviare una mail o un bonifico allo scattare foto e video ad alta risoluzione, magari da condividere sui social, per poi passare alla visione di contenuti audiovisivi attraverso le piattaforme dedicate.

Il settore videoludico, sia di nicchia che generalista, ad esempio, è uno di quelli che più ha beneficiato dell’avvento del digitale, poiché, anche da come si vede dagli esempi in questo sito, è possibile oggi usufruire dei vari servizi dedicati, tra giochi virtuali di vario genere legati al mondo delle serie tv e altri considerati piú di nicchia.

Tuttavia, sarebbe molto riduttivo ridurre il mondo digitale a questi aspetti. Il progresso tecnologico procede a passo spedito ed è quindi bene ricordare che oggi abbiamo già alcuni esempi di come la tecnologia potrebbe essere impiegata anche in futuro. Basti pensare all’intelligenza artificiale, al metaverso e al cosiddetto Web 3.0. Al momento, siamo soltanto alla loro fase iniziale ed è quindi lecito pensare che nei prossimi anni tali strumenti vengano implementati, migliorati e sempre più utilizzati da parte degli utenti.

Il metaverso

Il metaverso è un universo virtuale persistente in cui gli individui possono interagire tra loro e con l’ambiente circostante e per molti oggi rappresenta il futuro dell’intrattenimento. Aziende come Meta (ex Facebook) stanno investendo miliardi di dollari nella creazione di mondi virtuali condivisi, in cui gli utenti possono non solo giocare, ma lavorare, socializzare e persino sperimentare eventi dal vivo.

Qualche esempio lo abbiamo già avuto, come nel caso di alcune case automobilistiche come Acura e Fiat che hanno lanciato il proprio showroom virtuale nel metaverso per dare modo agli utenti di scoprire da vicino i suoi modelli di automobile e, eventualmente, di manifestare il proprio interesse per uno di essi.

Un’altra possibilità offerta dal metaverso è quello di svolgere un concerto in cui gli spettatori, anziché essere fisicamente presenti, si trovano immersi in un’arena virtuale, interagendo con gli artisti e gli altri fan attraverso avatars personalizzati, come peraltro ha già fatto due anni fa Justin Bieber. Questa è solo una delle molteplici possibilità che il Metaverso offre all’industria dell’intrattenimento, abbattendo le barriere dello spazio e consentendo a chiunque, da qualsiasi parte del mondo, di partecipare a questo tipo di esperienze.

L’intelligenza artificiale

Mentre il metaverso offre un nuovo campo dove operare, l’intelligenza artificiale si erge più che altro come “regista” del dietro le quinte, modellando l’esperienza dell’utente in modo personalizzato e dinamico. Algoritmi avanzati analizzano il comportamento degli utenti, anticipano le loro preferenze e offrono contenuti su misura, creando un flusso continuo di esperienze intrattenitive sulla base dei gusti individuali di ciascuno di noi.

Un esempio tangibile è l’uso dell’AI nei servizi di streaming. Piattaforme come Netflix e Spotify utilizzano algoritmi predittivi per suggerire film, serie TV o brani musicali basati sulle abitudini di visione e ascolto degli utenti. Inoltre, l’intelligenza artificiale può già addirittura contribuire a creare contenuti originali, come sceneggiature, immagini e composizioni musicali, tutte partendo da un semplice input testuale. Queste pratiche sono già molto utilizzate dagli addetti ai lavori, anche se al momento siamo soltanto all’inizio, con l’AI che ha ancora tante potenzialità da sfruttare che in futuro potranno servirci a diversi scopi, anche più importanti dell’intrattenimento, come per la medicina e la ricerca scientifica.

Il Web 3.0

Infine, ci troviamo di fronte all’inizio dell’era del Web 3.0, che altro non è che la prossima evoluzione di Internet basandosi sempre più su intelligenza artificiale e tecnologia blockchain, al centro di questa sorta di rivoluzione, dal momento che consentirebbero la creazione di ecosistemi digitali più trasparenti e democratici, nonché una decentralizzazione della Rete che darebbe maggiore autonomia agli utenti.

In termini pratici, nel contesto dell’intrattenimento, il Web 3.0 darebbe modo agli artisti potrebbero vendere direttamente la loro musica o arte digitale agli utenti, bypassando gli intermediari e guadagnando in modo più equo e aprendo quindi la strada a nuovi modelli di distribuzione dei contenuti. Inoltre, i contratti intelligenti potrebbero garantire che gli stessi artisti ricevano automaticamente compensazioni ogni volta che il loro lavoro viene utilizzato o rivenduto, con la tecnologia blockchain che andrebbe a ricoprire un ruolo molto importante garantendo la correttezza delle transazioni e delle interazioni tra gli attori coinvolti.

Metaverso, intelligenza artificiale e web 3.0 in un unico ecosistema digitale

Dunque, il futuro dell’intrattenimento non risiede solo in uno di questi elementi, ma nella sinergia tra metaverso, intelligenza artificiale e Web 3.0. Immaginate di partecipare a un concerto virtuale nel metaverso, dove l’AI personalizza la vostra esperienza musicale in tempo reale in base ai vostri gusti. Nel frattempo, i contratti intelligenti del Web 3.0 assicurano che gli artisti vengano remunerati in modo equo e trasparente per ogni ascolto.

Questa convergenza di tecnologie sta creando un ecosistema digitale senza precedenti, ridefinendo il concetto stesso di intrattenimento. Le esperienze saranno più immersive, personalizzate e accessibili, superando i confini fisici e democratizzando la produzione e la fruizione dei contenuti.

 

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