Come si fanno fiorire le orchidee? Ecco la mini guida

Fin dall’antichità la capacità ed il piacere di far fiorire le varie specie che sono dotate di questa proprietà fa parte della cultura umana, a lungo appannaggio quasii esclusivo dei cosiddetti ceti medio alti, ma che oramai da molti anni rappresenta un hobby molto radicato ed apprezzato per quasi ogni forma di persona, indipendentemente dalle capacità. Sono i fiori dall’aspetto particolare, magari esotico come le orchidee a catturare maggiormente l’attenzione sia dei proprietari che di chi osserva un balcone o delle aiuole dove sono presenti queste varianti vegetali. Ma far fiorire le orchidee non è un compito  così semplice, e pur non essendo necessario un vero e proprio “pollice verde” esistono vari trucchi se non una vera e propria procedura per ottenere una fioritura sana e costante.

Come si possono far fiorire le orchidee in modo efficiente ma anche gradevole dal punto di vista estetico?

Bisogna prima di tutto comprendere la natura di questi fiori.

Far fiorire le orchidee: ecco la guida completa!

La famiglia delle orchidee, che in realtà si chiama Asparagales, è ancora considerabile in buon parte “non completamente” domesticata, in quanto meno del 20 % delle varianti di questa grande categoria di piante risulta essere stata piantata in coltivazioni controllate.

Sono piante annuali, molto diversificate in quanto ne esistono di tantissime sottoo categorie, alcune riescono a trarre nutrimento anche in condizioni non compatibili con quella mediterranea, infatti molti appassionati sono in grado di scegliere un terreno adatto (ne esistono tantissmi tipi, specifici per le orchdiee) per il loro sviluppo, ma aspettarsi fiori non è qualcosa che spesso produce risultati.

In linea di massima hanno bisogno di un ambiente mediamente mite, molte crescono in modo particolare se tra giorno e notte si trovano in un compendio di escursione termica non troppo diversa (tra i 6 ed i 10 gradi centigradi), molti piazzano la pianta in vaso sul balcone o terrazzo durante la notte per poi riportarla in casa di buon mattino, così da fungere da fattore stimolante per la pianta.

Le condizioni migliori sono generalmente quelle temperate, con molta luce ma non troppo diretta, in quanto la pianta è molto sensibile a questo fattore, l’ideale sarebbe tenere una pianta di orchidea accanto ad un balcone o finestra con la protezione di una tenda leggera così da “smorzare” l’effetto dei raggi solari.

Le foglie costituiscono inoltre un buon “metro” di comprensione dello stato della pianta: se queste hanno delle piccole macchie o tendono al giallo significa che vi è troppa luce, mentre se il colore delle foglie è troppo intenso, è fattore di troppa acqua.

L’idraazione migliore viene portata avantii con il metodo dell’immersione in una bacinella di acqua a temperatura ambiente almeno 2 volte al mese per alcuni minuti.

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