Associato molto spesso a diverse forme di scambi commerciali non propriamente ortodossi, che addirittura finiscono ancora oggi per essere associati ad etnie specifiche con fare tendenzialmente dispregiativo, il rame vecchio mantiene una enorme importanza dell’ambito pratico, ed applicativo in tantissimi contesti, trattandosi di uno dei metalli solidi più utilizzati da millenni. Corrisponde infatti a qualcosa di estremamente duttile ed adattivo nelle applicazioni, a partire dagli strumenti più disparati fino ai contesti industriali come quelli inerenti alle telecomunicazioni.
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Il mercato del rame vecchio è in realtà qualcosa di piuttosto preciso che risulta essere in buona parte regolamentato, data l’assoluta urgenza di avere a che fare con questo metallo, oggi come allora.
Ma dove si può vendere il rame vecchio?
Rame vecchio: ecco dove è possibile venderlo
Prima di diventare una risorsa di scambio e quindi economica, fino a conquistare un posto tra i metalli preziosi seppur “Minori” (globalmente, si associa al rame un valore inferiore solo all’oro e all’argento anche se in molti casi le cose non stanno proprio così).
Le prime applicazioni di rame risalgono alla preistoria, secondo i ritrovamenti i primissimi utensili e oggetti sviluppati con questo metallo risalgono a circa 12 mila anni fa, ed escluso l’oro, è stato molto probabilmente il rame il primo prodotto di questo tipo ad essere impiegato in larga scala.
Se l’oro è stato il primo metallo ad essere “scoperto”, il rame mantiene il “record” della diffusione maggiore.
Rispetto ai metalli preziosi, che godono di un mercato specifico vero e proprio, in Italia come in molti altri paesi europei questa risorsa ha un prezzo molto variabile, ed in fase di vendita può essere venduto da pochi euro al kg fino a 9-10 euro, se si trova in condizioni buone oppure ottime.
Trattandosi di un metallo a dir poco richiesto, può essere venduto presso distributori, fonderie, o industrie manifatturiere ma anche rivenditori di metallo usato, che sono presenti in praticamente ogni città, basta usare internet.
E’ bene ricordare che è la richiesta ma anche la quantità a generare l’offerta quindi il prezzo: essenziale richiedere sempre quanto l’acquirente può offrire per ogni chilo di rame, ricordando che maggiore è la richiesta e nella maggior parte dei casi, più alto sarà il costo al dettaglio.
Oggetti in rame puro sono sensibilmente più ambiti, quindi eventuali presenze estetiche fanno guadagnare cifre maggiori, è consigliabile trasportare il rame presso il rivenditore direttamente in quantità sufficienti da essere considerato un buon investimento (almeno una decina di kg), e dopo averlo pesato, sarà possibile ottenere una stima.